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Agenas presenta il nuovo Quaderno di Monitor sui marcatori tumorali

Il progetto, realizzato dall’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali in collaborazione con la Regione Veneto e il Centro Regionale biomarcatori Azienda ULSS 12 Veneziana, ha avuto il patrocinio e la collaborazione di AIOM. Tra gli altri partner del Progetto: IOV, SIBioC, ELAS ITALIA, SIUrO, AVAPO Venezia

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È disponibile online sul sito dell’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali il nuovo numero dei Quaderni di Monitor dal titolo “Marcatori circolanti in oncologia, guida all’uso clinico appropriato”, interamente dedicato al progetto svolto dall’AGENAS in collaborazione con la Regione del Veneto e il Centro Regionale biomarcatori Azienda ULSS 12 Veneziana. Una sintesi comparativa delle raccomandazioni contenute nelle linee guida di pratica clinica sui biomarcatori in oncologia che può rivelarsi strumento utile per colmare le difficoltà che si incontrano nel trasferimento delle evidenze scientifiche dalla ricerca alla pratica clinica e, nello stesso tempo, per fornire strumenti adeguati per ovviare all’elevata prescrizione di marcatori, in buona parte dovuta a inappropriatezza per eccesso. “I marcatori tumorali sono un esempio paradigmatico di esami diagnostici gravati da un alto rischio di inappropriatezza per eccesso. Uno studio coordinato dal Centro Regionale Biomarcatori di Venezia ha mostrato che in Italia vengono prescritti oltre 13.000.000 di dosaggi di marcatori tumorali ogni anno, a fronte di circa 2.300.000 casi di tumori prevalenti. Questi dati suggeriscono che i marcatori sono largamente utilizzati a scopo diagnostico in soggetti non affetti da tumore”, si legge nella Presentazione del lavoro a cura del Presidente AGENAS Luca Coletto, che continua illustrando “le due linee di lavoro del progetto: una modalità innovativa per gestire e divulgare le evidenze disponibili al fine di omogenizzare a livello nazionale le indicazioni per un impiego appropriato dei marcatori; studiare e sviluppare indicatori per monitorare l’appropriatezza e poter riconoscere l’efficacia di eventuali interventi connettivi. L’obiettivo finale di questo progetto è dare continuità a tali attività, in modo da offrire al Paese un laboratorio permanente per lo studio e l’ottimizzazione di approcci integrati per il miglioramento continuo dell’appropriatezza in oncologia, sviluppando e collaudando nel contempo modelli utilizzabili anche in altre branche della medicina”. Dichiara inoltre Coletto: “Come Presidente di AGENAS sono praticamente al debutto e devo dire che questa mia nuova esperienza al servizio della salute non poteva cominciare meglio”. Il Direttore generale di AGENAS, Francesco Bevere, nella Prefazione del Quaderno di Monitor spiega: “Il lavoro presentato in questo numero consente tre livelli di utilizzo, essendo strumento per le decisioni cliniche, per la predisposizione di documenti di indirizzo e per l’articolazione e armonizzazione di attività formative su base nazionale. La peculiarità del manuale è data dal taglio pratico e in particolare dai ‘take home message’, indicazioni da utilizzare sul campo nel momento in cui il medico si trova dinanzi al quesito clinico e che può facilitare il contenimento dell’inappropriatezza e il rischio della sovra-diagnosi”. Prosegue Bevere: “La metodologia utilizzata nel volume rappresenta, a nostro avviso, una modalità corretta di azione per favorire il miglioramento della qualità e appropriatezza clinica, e, al contempo, per assistere i decisori affinché assumano determinazioni coerenti di politica sanitaria e realizzino interventi di revisione della spesa in modo mirato e corretto e non basandosi su tagli lineari, nella maggior parte dei casi operati senza il dovuto discernimento tecnico-scientifico, indispensabile per ogni scelta in ambito sanitario”.

La voce di AIOM
L’impiego dei marker tumorali per i pazienti oncologici – afferma Carmine Pinto, Presidente nazionale AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica) – rappresenta ancora oggi un settore di importante inappropriatezza con ricadute rilevanti per i successivi iter diagnostici indotti (pensiamo solo agli esami radiologici, esami di medicina nucleare, esami endoscopici che vengono richiesti), per i continui e spesso inutili e stressanti follow-up, e per le risorse economiche richieste con scarso o assente beneficio clinico. L’AIOM ha fortemente voluto questa Guida che definisce con metodologia scientifica le indicazioni e gli usi appropriati nei vari setting di patologia oncologica dei marker tumorali circolanti. È necessaria un’informazione diffusa a tutti i professionisti dalla medicina generale agli ospedali per sviluppare un’omogeneità culturale che produca salute e corretta informazione per i pazienti. Solo una comune consapevolezza permetterà in futuro di evitare quanto ad esempio successo con la richiesta indiscriminata del PSA per la diagnosi del carcinoma della prostata nella popolazione generale maschile”.