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Antitumor activity and safety of the PARP inhibitor rucaparib in patients with high-grade ovarian carcinoma and a germline or somatic BRCA1 or BRCA2 mutation: Study 10 and ARIEL2

Si tratta di una analisi integrata dei dati di due studi – lo studio 10 (fase I/II) e lo studio ARIEL2 (fase II) – che hanno dimostrato l’attività antitumorale di rucaparib, un inibitore di PARP1-2 e 3, nelle pazienti affette da carcinoma recidivato di alto grado ovarico, delle tube o peritoneale primitivo.
La popolazione inclusa nella presente analisi comprende pazienti trattate con rucaparib, pretrattate con almeno due precedenti linee chemioterapiche di cui due a base di platino e portatrici di mutazione a carico dei geni BRCA1/2 (germinale nello studio 10; germinale o somatica nello studio ARIEL2). I dati di efficacia mostrano un tasso di ORR del 53,8%, rappresentato nel 45,3% dei casi da risposte parziali e nell’8,5% da risposte complete, con una durata media della risposta di 9,2 mesi. Il trattamento è gravato da una tossicità accettabile, costituita soprattutto da anemia, astenia e nausea. L’efficacia è maggiore nelle pazienti platino-sensibili (ORR 65%) ed indipendente dal tipo di mutazione (BRCA 1 vs 2; somatica vs germinale). Sulla scorta dei dati di efficacia questo nuovo inibitore di PARP è stato approvato con procedura accelerata nel dicembre 2016 dalla FDA per il trattamento delle pazienti con carcinoma ovarico BRCA mutato pretrattate con due o più linee chemioterapiche, andandosi così ad aggiungere ad olaparib, già approvato nella stessa popolazione, ma in pazienti pretrattate con almeno tre linee terapeutiche; mentre in Europa non esiste ancora questa indicazione. Sebbene non esistano dati di confronto diretto tra i diversi inibitori di PARP e si tratti ancora di dati estrapolati da studi di fase precoce, l’analisi effettuata è molto promettente per lo sviluppo futuro del rucaparib. Bisognerà aspettare i risultati dello studio randomizzato di fase III ARIEL4 per avere la conferma definitiva del beneficio di una terapia target in questa fase avanzata di malattia.


Amit M. Oza, Anna V. Tinker, Ana Oaknin, Ronnie Shapira-Frommer, Iain A. McNeish, Elizabeth M. Swisher, Isabelle Ray-Coquard, Katherine Bell-McGuinn, Robert L. Coleman, David M. O’Malley, Alexandra Leary, Lee-may Chen, Diane Provencher, Ling Ma, James D. Brenton, Gottfried E. Konecny, Cesar M. Castro, Heidi Giordano, Rebecca S. Kristeleit

Gynecologic Oncology, November 2017

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Antitumor activity and safety of the PARP inhibitor rucaparib in patients with high-grade ovarian carcinoma and a germline or somatic BRCA1 or BRCA2 mutation: Integrated analysis of data from Study 10 and ARIEL2

 

 

 

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