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Aromatase inhibitors versus tamoxifen in premenopausal women with oestrogen receptor-positive early-stage breast cancer treated with ovarian suppression: a patient-level meta-analysis of 7030 women from four randomised trials

Nelle pazienti operate per carcinoma mammario recettori ormonali positivi, l’ormonoterapia adiuvante con tamoxifene riduce il rischio di morte a 15 anni per neoplasia mammaria di circa un terzo. Nelle pazienti in post-menopausa, gli inibitori dell’aromatasi sembrano essere più efficaci del tamoxifene nel prevenire la recidiva. Nelle pazienti in pre-menopausa, tuttavia, gli inibitori dell’aromatasi possono essere utilizzati soltanto in combinazione con la soppressione ovarica. La metanalisi recentemente pubblicata su Lancet Oncology dal gruppo EBCTCG ha confrontato nelle pazienti in pre-menopausa l’efficacia degli inibitori dell’aromatasi rispetto a quella del tamoxifene, in associazione alla soppressione della funzionalità ovarica (ottenuta con annessiectomia, irradiazione ovarica o LHRH agonista).
Sono stati inclusi nella metanalisi 4 trial (SOFT, TEXT, HOBOE e ABCSG XII) che randomizzavano le pazienti con tumore mammario estrogeno-positivo (ER>1%) a ricevere soppressione della funzione ovarica in associazione con inibitore dell’aromatasi o tamoxifene.
Obiettivi primari erano la stima del tasso di recidiva (a distanza, locoregionale o tumore primario controlaterale), mortalità per carcinoma mammario, morte senza recidiva e mortalità per qualunque causa. Obiettivi secondari erano la valutazione dell’incidenza e il sito dei secondi tumori (incluso il tumore dell’endometrio) e le fratture ossee.
Sono state incluse nella metanalisi 7030 pazienti arruolate nei 4 studi identificati (ABCSG XII, SOFT, TEXT, and HOBOE) tra giugno 1999 e agosto 2015. A un follow-up mediano di 8 anni, il tasso di recidiva è risultato essere inferiore nelle donne trattate con inibitore dell’aromatasi rispetto a quelle trattate con tamoxifene (rate ratio (RR) 0.79, 95% CI 0.69–0.90, p=0.0005), con particolare beneficio nei primi 4 anni successivi all’inizio della terapia endocrina (RR 0.68, 99% CI 0.55–0.85; p<0.0001); la riduzione del rischio assoluto di ricaduta a 5 anni è risultato pari al 3.2% e a 10 anni si attestava al 2.8%. Non è stata dimostrata alcuna differenza tra il quinto e il nono anno, né oltre il decimo anno. Il trattamento con inibitori dell’aromatasi si è dimostrato più efficace nel prevenire la recidiva a distanza (RR 0.83, 95% CI 0.71–0.97; p=0.018), mentre non vi sono state differenze significative in termini di mortalità per carcinoma mammario, morte senza recidiva o mortalità per tutte le cause. Gli inibitori dell’aromatasi sono risultati associati a una maggior incidenza di fratture ossee rispetto alle pazienti trattate con tamoxifene (6.4% vs 5.1%). Le morti per tumore non mammario (0.9% vs 0.7%) e il cancro dell’endometrio (0.2% vs 0.3%) sono risultati eventi rari.
In conclusione, questa metanalisi rappresenta un importante ausilio nella scelta della terapia ormonale adiuvante nelle pazienti in pre-menopausa operate per carcinoma mammario estrogeno-positivo. Ciò che emerge dalla metanalisi è una riduzione del rischio di recidiva ma non di mortalità nelle pazienti con tumore mammario ormono-responsivo in stato pre-menopausale con l’associazione di soppressione ovarica e inibitori dell’aromatasi rispetto a quelle trattate con soppressione ovarica e tamoxifene. È necessario attendere un follow-up a più lungo termine per poter meglio definire l’impatto dell’associazione soppressione ovarica e inibitori dell’aromatasi in termini di mortalità.


Early Breast Cancer Trialists’ Collaborative Group (EBCTCG): Rosie Bradley, Jeremy Braybrooke, Richard Gray, Robert K Hills, Zulian Liu, Hongchao Pan, Richard Peto, David Dodwell, Paul McGale, Carolyn Taylor, Prudence A Francis, Michael Gnant, Francesco Perrone, Meredith M Regan, Richard Berry, Clare Boddington, Mike Clarke, Christina Davies, Lucy Davies, Fran Duane, Vaughan Evans, Jo Gay, Lucy Gettins, Jon Godwin, Sam James, Hui Liu, Elizabeth MacKinnon, Gurdeep Mannu, Theresa McHugh, Philip Morris, Simon Read, Ewan Straiton, Raimund Jakesz, Christian Fesl, Olivia Pagani, Richard Gelber, Michelino De Laurentiis, Sabino De Placido, Ciro Gallo, Kathy Albain, Stewart Anderson, Rodrigo Arriagada, John Bartlett, Elizabeth Bergsten-Nordström, Judith Bliss, Etienne Brain, Lisa Carey, Robert Coleman, Jack Cuzick, Nancy Davidson, Lucia Del Mastro, Angelo Di Leo, James Dignam, Mitch Dowsett, Bent Ejlertsen, Matthew Goetz, Pam Goodwin, Pat Halpin-Murphy, Dan Hayes, Catherine Hill, Reshma Jagsi, Wolfgang Janni, Sibylle Loibl, Eleftherios P Mamounas, Miguel Martín, Hirofumi Mukai, Valentina Nekljudova, Larry Norton, Yasuo Ohashi, Lori Pierce, Philip Poortmans, Kathleen I Pritchard, Vinod Raina, Daniel Rea, John Robertson, Emiel Rutgers, Tanja Spanic, Joseph Sparano, Guenther Steger, Gong Tang, Masakazu Toi, Andrew Tutt, Giuseppe Viale, Xiang Wang, Tim Whelan, Nicholas Wilcken, Norman Wolmark, David Cameron, Jonas Bergh, Sandra M Swain

The Lancet Oncology, 2022 Mar.

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