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Atezolizumab, vemurafenib, and cobimetinib as first-line treatment for unresectable advanced BRAFV600 mutation-positive melanoma (IMspire150): primary analysis of the randomised, double-blind, placebo-controlled, phase 3 trial

Lo studio randomizzato di fase III IMspire150 valuta il trattamento di combinazione di prima linea con inibitori di BRAF più MEK nei pazienti affetti da melanoma  localmente avanzato o metastatico BRAFV600 Copyright © 2020 Elsevier Ltd. All rights reserved. mutato.
I pazienti affetti da melanoma con mutazione BRAFV600, in stadio IIIc non resecabile-IV, sono stati assegnati in modo casuale con un rapporto di 1:1 a cicli di 28 giorni di atezolizumab, vemurafenib e cobimetinib (gruppo atezolizumab) o atezolizumab placebo, vemurafenib e cobimetinib (gruppo di controllo). Nel 1 ciclo, tutti i pazienti hanno ricevuto solo vemurafenib e cobimetinib; atezolizumab o placebo è stato aggiunto dal ciclo 2 in poi. L’endpoint primario era la sopravvivenza libera da progressione (PFS).
Questo studio (ClinicalTrials.gov, NCT02908672) è ancora in corso ma non recluta più pazienti.
Tra il 13 gennaio 2017 e il 26 aprile 2018, 777 pazienti sono stati sottoposti a screening e 514 sono stati arruolati e randomizzati al gruppo atezolizumab (n = 256) o al gruppo di controllo (n = 258). L’analisi è stata condotta ad un follow-up mediano di 18,9 mesi (IQR: 10,4-23,8).
La PFS valutata dall’investigatore dello studio è stata significativamente prolungata con atezolizumab verso il gruppo controllo (mediana 15,1 vs 10,6 mesi; hazard ratio [HR] 0,78; IC 95%: 0,63-0,97; p = 0,025).
Gli eventi avversi più comuni correlati al trattamento (> 30%) nell’atezolizumab e nel gruppo di controllo erano aumento della creatinina (51,3% contro 44,8%), diarrea (42,2% contro 46,6%), eruzione cutanea (40,9%, entrambi i gruppi), artralgia (39,1% contro 28,1%), piressia (38,7% vs 26,0%), aumento dell’alanina aminotransferasi GPT(33,9% vs 22,8%) e aumento della lipasi (32,2% vs 27,4%).
Il 13% dei pazienti nel gruppo atezolizumab e il 16% nel gruppo di controllo ha interrotto il trattamento a causa di eventi avversi.
Da questo studio si evince che nei pazienti con melanoma localmente avanzato/metastatico con mutazione BRAFV600 l’aggiunta di atezolizumab aumenta in modo significativo la sopravvivenza libera da progressione con un buon profilo di tossicità.


Ralf Gutzmer, Daniil Stroyakovskiy, Helen Gogas, Caroline Robert, Karl Lewis, Svetlana Protsenko, Rodrigo P Pereira, Thomas Eigentler, Piotr Rutkowski, Lev Demidov, Georgy Moiseevich Manikhas, Yibing Yan, Kuan-Chieh Huang, Anne Uyei, Virginia McNally, Grant A McArthur, Paolo A Ascierto

The Lancet, 2020 Jun 13

 

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