Articoli Scientifici

Cancer care during the spread of coronavirus disease 2019 (COVID-19) in Italy: young oncologists’ perspective

In questi giorni di emergenza sanitaria determinata dalla pandemia di COVID-19, tutti noi oncologi stiamo vivendo quotidianamente le enormi difficoltà derivanti dalla necessità di proseguire una parte dell’attività, garantendo la prosecuzione delle terapie e delle visite necessarie, e al tempo stesso provando a minimizzare i rischi di contagio per i pazienti e per gli operatori.
In questi giorni, la letteratura si sta rapidamente affollando di esperienze, comunicati, raccomandazioni. È stata pubblicata il 29 marzo su ESMO Open la prospettiva di un gruppo di giovani oncologi italiani, che provano a descrivere l’impatto del virus sull’attività oncologica italiana.
L’articolo richiama le indicazioni divulgate qualche settimana fa da AIOM in collaborazione con il CIPOMO e con COMU, e declinate / integrate a livello delle singole realtà lavorative. Il messaggio operativo è stato sintetizzato nell’acronimo Y-O-P (che non sta solo per Young Oncologist Perspective), ma anche per “Yourself“: proteggi te stesso e la tua famiglia, con attenzione costante ai dispositivi di protezione individuale e al rispetto delle raccomandazioni; “Oncological care“: proteggi la cura dei tuoi pazienti oncologici, rinviando quello che può essere rinviato ma provando, nei limiti del possibile, a contenere l’impatto dell’emergenza sullo standard di cura; “Patients“: proteggi i pazienti stessi dall’infezione, facendo ogni possibile sforzo per minimizzare i loro rischi.


Matteo Lambertini, Angela Toss, Antonio Passaro, Carmen Criscitiello, Chiara Cremolini, Claudia Cardone, Fotios Loupakis, Giuseppe Viscardi, Icro Meattini, Maria Vittoria Dieci, Roberto Ferrara, Raffaele Giusti, Massimo Di Maio

ESMO Open, 29 marzo 2020

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