Nazionali

L’utilizzo del mdc in oncologia: tra mito e realtà

Radiologo, nefrologo e oncologo a confronto

I mercoledì dell’oncologia

Webinar NON ECM, 20 novembre 2024
dalle 17.00 alle 18.15

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L’impiego della TAC con mezzo di contrasto iodato (mdc) si è sempre più diffuso in Oncologia come esame di diagnosi, stadiazione, monitoraggio e follow up dei tumori.
I recenti progressi diagnostico-terapeutici hanno ottenuto risultati importanti in termini di aumento della sopravvivenza dei pazienti con malattia metastatica e di remissioni completa per i pazienti con malattie guaribili. Inoltre, spesso nel paziente oncologico si associano comorbidità che, direttamente o indirettamente, danneggiano o compromettono la funzionalità renale.
In questo complesso scenario, l’Oncologo spesso ha necessità di valutare un paziente con TAC con mdc, ma la funzionalità renale può rappresentare una controindicazione. Poiché le acquisizioni scientifiche degli ultimi anni in ambito di nefroncologia sono nettamente cresciute, appare utile approfondire con gli esperti che si confrontano su questo tema: oncologi, nefrologi e radiologi, nell’ottica di ottimizzare la pratica clinica evitando di omettere l’uso del mdc in un paziente per cui l’esame appare indicato e selezionando al meglio quei pazienti per cui l’uso del mdc può avere delle conseguenze iatrogene tali da sconsigliarne l’utilizzo.