Istituzionali

Flavia Bustreo, candidata italiana alla guida Oms, presenta il suo programma all’Istituto Superiore di Sanità

Equità, diritto alla salute e evidenza scientifica

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Equità, diritto alla salute, promozione di reti internazionali di collaborazione e medicina basata sull’evidenza scientifica, risposte tempestive ed efficienti alle emergenze sanitarie. Sono i cardini del programma che Flavia Bustreo, candidata dal Governo Italiano alla guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha illustrato in una conferenza stampa all’Istituto Superiore di Sanità, dove ha spiegato quali sono secondo lei le sfide che l’Organizzazione Mondiale della Sanità dovrà affrontare nei prossimi cinque anni e quale è la sua visione per il futuro dell’Organizzazione.

Con quasi 30 anni di esperienza nell’ambito della salute globale, dal 2010 la Dott.ssa Bustreo ricopre l’incarico di Vicedirettrice Generale dell’OMS per la Salute della Famiglia, delle Donne e dei Bambini. Prima di questo incarico aveva già ricoperto dal 2006 il ruolo di Direttrice della Partnership per la Salute Materna, Neonatale ed Infantile (PMNCH) e lavorato per molti anni alla Banca Mondiale. Ha ricoperto ruoli di Special Advisor per Governi come ad esempio Advisor per il Presidente del Consiglio della Norvegia, ed operato in più di 30 Paesi del mondo. La sua formazione è in Medicina, è una epidemiologa, e leader rinomata a livello internazionale nel campo della salute pubblica.

All’interno dell’OMS la Dott.ssa Bustreo guida uno dei più grandi gruppi che si occupa della salute in tutte le fasi della vita, dalla nascita all’adolescenza, fino alla maternità e alla vecchiaia. Attiva anche nei campi del rapporto tra salute e ambiente, inclusi i cambiamenti climatici, medicina di genere, equità e diritti umani, violenza contro le donne, vaccini, determinanti sociali ed economici della salute. A tale riguardo la Ministro della Salute Beatrice Lorenzin conferma il convinto sostegno alla candidatura italiana per l’incarico di Direttore Generale dell’OMS. “La Dr.ssa Flavia Bustreo – evidenzia la Ministro – è infatti una donna di grandi capacità e con una straordinaria esperienza in campo internazionale, che la rendono la candidata ideale per affrontare le nuove complesse sfide che l’Organizzazione Mondiale della Sanità è chiamata a fronteggiare”.

Agli apprezzamenti per la candidata italiana si unisce anche Walter Ricciardi, Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, che sottolinea il valore delle strategie sanitarie, ma anche sociali che la Bustreo ha portato avanti finora nella sua attività per l’OMS.

“Siamo particolarmente orgogliosi di presentare qui all’Istituto superiore di Sanità la candidata italiana alla guida dell’OMS – afferma il presidente Walter Ricciardi – e questo non solo perché si tratta della più grande e più prestigiosa organizzazione del mondo in materia sanitaria con la quale abbiamo diverse partnership da tempo, ma anche perché siamo certi che la sua guida rafforzerebbe la nostra collaborazione e la renderebbe ancora più profonda e incisiva per la tutela della salute collettiva. L’identità di vedute sul valore dell’evidenza in medicina e sull’equità dell’accesso alle cure e ai servizi sanitari – continua il presidente – rappresentano infatti un presupposto imprescindibile e prezioso per la costruzione e lo sviluppo di strategie comuni nel segno della tutela della salute di tutti e, in particolare, dei più fragili”.

Equità nell’accesso, quindi, ed evidenza scientifica, al centro della visione strategica della dottoressa Bustreo per la futura leadership dell’OMS sono anche il sigillo della possibile futura collaborazione. “Il diritto alla salute per tutti non è un sogno utopico, ma può divenire una realtà con l’impegno politico, i finanziamenti e le risorse umane capaci di fornire servizi sanitari adeguati- dichiara Flavia Bustreo – L’Italia è un esempio nella promozione del diritto alla salute quale diritto fondamentale facente capo ad ogni soggetto qualunque sia la sua origine, la sua religione, le sue opinioni politiche, la sua condizione economica e sociale. L’Italia – continua la Dott.ssa Bustreo – si distingue da sempre per uno dei migliori sistemi sanitari al mondo in termini di universalità dell’assistenza sanitaria quale diritto costituzionalmente sancito e protetto. Vanta uno dei tassi di mortalità materna fra i più bassi al mondo, ed è secondo solo al Giappone in termini di longevità, fenomeno facilmente attribuibile alla qualità della vita e della salute, oltre a fattori diversi quali l’alimentazione. Recentemente l’eccellenza Italiana è stata riconosciuta anche in termini di gestione delle emergenze, come nella recente crisi legata ad Ebola. Il nostro paese ha molto da insegnare a livello globale in termini di gestione ed efficacia del sistema sanitario ed è per me un onore poter rappresentare questa eccellenza nella sfida per la leadership dell’Organizzazione Mondiale della Sanità”.