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International Pooled Analysis of Leisure-Time Physical Activity and Premenopausal Breast Cancer in Women From 19 Cohorts

Lo studio di Timmins et al, ha analizzato i dati di 19 studi di coorte per indagare la relazione tra l’attività fisica praticata nel tempo libero e il rischio di sviluppo del tumore della mammella in donne nello stato premenopausale. È consolidata l’evidenza di un effetto protettivo sul rischio di sviluppo di un tumore della mammella in donne in postmenopausa che svolgano attività fisica.
La popolazione in studio ha incluso 547.601 donne in premenopausa, di cui 10.231 casi identificati affette da neoplasia della mammella.
Ad un follow up mediano di 11 anni e mezzo nelle donne in premenopausa che svolgevano alti livelli di attività fisica nel proprio tempo libero si evince una riduzione significativa del rischio di tumore alla mammella, rispetto a quelle che praticavano bassi livelli di attività motoria. Si è registrata una riduzione del rischio del 6% HR, 0.94 [95% CI, 0.89 to 0.99], e se valutato per BMI, la riduzione del rischio incrementa al 10% (HR, 0.90 [95% CI, 0.85 to 0.95]). A questo si aggiunge una relazione approssimativamente lineare tra i livelli di attività fisica e il rischio di carcinoma mammario, suggerendo che più elevati livelli di attività fisica erano costantemente associati a una riduzione del rischio dell’insorgenza di tumore mammario.
L’analisi relativa ai diversi sottotipi biologici ha documentato che l’esercizio fisico ha maggiormente impattato sulla riduzione del rischio delle donne con diagnosi di tumore HER2+, indicandone un potenziale ruolo protettivo.
L’associazione tra il livello di attività fisica e il rischio di cancro al seno è rimasta coerente tra i vari fattori di rischio, compresi i diversi sottogruppi di caratteristiche radiologiche della neoplasia.
Impegnarsi in livelli più elevati di attività fisica nel tempo libero può contribuire a ridurre il rischio di cancro al seno in premenopausa, come concluso dagli autori. Questa analisi su scala molto ampia fornisce ulteriori evidenze a sostegno dei benefici dell’attività fisica nel ridurre l’incidenza del tumore mammario nelle donne più giovani. Un messaggio importante che lo studio offre è quello del modello “Leisure-Time” di attività fisica che rende più fattibile e libera la scelta di praticare questa attività da parte della donna, oggi sempre più impegnata nella vita sociale e lavorativa.


Iain R Timmins, Michael E Jones, Katie M O’Brien, Hans-Olov Adami, Dagfinn Aune, Laura Baglietto, Kimberly A Bertrand, Kristen D Brantley, Yu Chen, Jessica Clague DeHart, Tess V Clendenen, Laure Dossus, A Heather Eliassen, Olivia Fletcher, Agnès Fournier, Niclas Håkansson, Susan E Hankinson, Richard S Houlston, Corinne E Joshu, Victoria A Kirsh, Cari M Kitahara, Woon-Puay Koh, Martha S Linet, Hannah Lui Park, Brigid M Lynch, Anne M May, Lene Mellemkjær, Roger L Milne, Julie R Palmer, Fulvio Ricceri, Thomas E Rohan, Kathryn J Ruddy, Maria-Jose Sánchez, Xiao-Ou Shu, Karl Smith-Byrne, Karen Steindorf, Malin Sund, Celine M Vachon, Lars J Vatten, Kala Visvanathan, Elisabete Weiderpass, Walter C Willett, Alicja Wolk, Jian-Min Yuan, Wei Zheng, Hazel B Nichols, Dale P Sandler, Anthony J Swerdlow 1, Minouk J Schoemaker

Journal of Clinical Oncology, 2024 mar 10

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