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Mechanisms and clinical activity of an EGFR and HER2 exon 20-selective kinase inhibitor in non-small cell lung cancer

Il gruppo di John V. Heymach presso il Dipartimento di Oncologia Toracica dell’MD Anderson Cancer Center riporta i risultati di questo studio su Nature Medicine. Poziotinib viene descritto come inibitore attivo di mutazioni a carico dell’esone 20 per EGFR e HER2 in casi di carcinoma polmonare non a piccole cellule in stadio avanzato. Indubbiamente questo colma una necessità nella pratica clinica, che vede le mutazioni attivanti (e comuni) di EGFR essere responsive agli inibitori TK, ma le mutazioni sull’esone 20 come intrinsecamente resistenti. Lo studio si è svolto in alcuni centri statunitensi con una parte di ricerca traslazionale (modelli in vitro e in vivo) volta a valutare la capacità di poziotinib di bypassare grazie alla sua conformazione (e dimensione) il problema di legame con la tasca recettoriale: i primi 11 pazienti con mutazioni di EGFR a carico dell’esone 20 hanno ricevuto poziotinib conseguendo una risposta pari al 64%. I dati sono sicuramente preliminari, ma aggiungono un altro tassello al complesso disegno della medicina di precisione applicata all’oncologia toracica.


Robichaux JP, Elamin YY, Tan Z, Carter BW, Zhang S, Liu S, Li S, Chen T, Poteete A, Estrada-Bernal A, Le AT, Truini A, Nilsson MB, Sun H, Roarty E, Goldberg SB, Brahmer JR, Altan M, Lu C, Papadimitrakopoulou V, Politi K, Doebele RC, Wong KK, Heymach JV.

Nature Medicine, May 2018

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