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Modification of the Association Between Frequent Aspirin Use and Ovarian Cancer Risk: A Meta-Analysis Using Individual-Level Data From Two Ovarian Cancer Consortia

L’uso frequente di aspirina è stato associato a un ridotto rischio di cancro ovarico, ma nessuno studio ha valutato in modo completo l’associazione in termini di riduzione quantitativa del rischio. Hurwitz et al. hanno analizzato i dati di 17 studi per esaminare l’associazione tra l’uso frequente di aspirina e il rischio di cancro ovarico, globalmente e anche tra i sottogruppi di donne con altri fattori di rischio di cancro ovarico.
Nello specifico, hanno incluso nove studi di coorte dell’Ovarian Cancer Cohort Consortium (n = 2.600 casi) e otto studi caso-controllo dell’Ovarian Cancer Association Consortium (n = 5.726 casi), e condotto analisi all’interno di sottogruppi definiti da fattori di rischio individuali di cancro ovarico (endometriosi, obesità, storia familiare di cancro al seno/ovaio, nulliparità, uso di contraccettivi orali e legatura delle tube) e dal numero di fattori di rischio (0, 1 e ≥ 2).
Complessivamente, l’uso frequente di aspirina è stato associato a una riduzione del 13% del rischio di cancro ovarico (IC 95%, da 6% a 20%), senza eterogeneità significativa per disegno di studio (p = 0.48) o istotipo (p = 0.60). Sebbene non sia stata osservata alcuna associazione per le donne con endometriosi, sono state osservate consistenti riduzioni del rischio in tutti gli altri sottogruppi definiti dagli altri fattori di rischio (rischi relativi compresi tra 0,79 e 0,93), comprese le donne con ≥ 2 fattori di rischio (rischio relativo, 0,81; IC 95%, 0,73-0,90).
Alla luce dei dati, questo studio, il più ampio fino ad oggi sull’argomento, conferma che l’uso frequente di aspirina è associato a un minor rischio di cancro ovarico indipendentemente dalla presenza della maggior parte degli altri fattori di rischio di tumore ovarico. Sono state osservate riduzioni del rischio anche tra le donne con molteplici fattori di rischio, fornendo la prova di principio che i programmi di chemioprevenzione con uso frequente di aspirina potrebbero essere condotti nei sottogruppi a rischio più elevato.


Lauren M Hurwitz, Mary K Townsend, Susan J Jordan, Alpa V Patel, Lauren R Teras, James V Lacey Jr, Jennifer A Doherty, Holly R Harris, Marc T Goodman, Yurii B Shvetsov, Francesmary Modugno, Kirsten B Moysich, Kim Robien, Anna Prizment, Joellen M Schildkraut, Andrew Berchuck, Renée T Fortner, Andrew T Chan, Nicolas Wentzensen, Patricia Hartge, Dale P Sandler, Katie M O’Brien, Hoda Anton-Culver, Argyrios Ziogas, Usha Menon, Susan J Ramus, Celeste Leigh Pearce, Anna H Wu, Emily White, Ulrike Peters, Penelope M Webb, Shelley S Tworoger, Britton Trabert

Journal of Clinical Oncology, 2022 Jul. 22

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