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Neoadjuvant Nivolumab plus Chemotherapy in Resectable Lung Cancer

Il trattamento chemioterapico neoadiuvante o adiuvante fornisce un beneficio modesto rispetto alla sola chirurgia per i pazienti affetti da NSCLC in stadio resecabile. In precedenti studi di fase I e II, il trattamento neoadiuvante immunoterapico con Nivolumab ha mostrato promettente attività clinica.
CheckMate -816 è uno studio di fase 3 randomizzato, in aperto, multicentrico che ha valutato Nivolumab più chemioterapia rispetto alla sola chemioterapia come trattamento neoadiuvante in pazienti con NSCLC resecabile dallo stadio IB allo stadio IIIA.
Per l’analisi primaria, 358 pazienti sono stati randomizzati a ricevere Nivolumab 360 mg + chemioterapia con doppietta di Platino ogni tre settimane per un massimo di tre dosi, oppure chemioterapia con doppietta di Platino ogni tre settimane per un massimo di tre dosi, seguita da intervento chirurgico.
Gli endpoint primari dello studio sono stati la risposta patologica completa (pCR) e la sopravvivenza libera da eventi. Gli endpoint secondari includono la sopravvivenza globale (OS), la risposta patologica maggiore (MPR) e il tempo alla morte o alla metastasi a distanza.
Il gruppo trattato con nivolumab ha ottenuto una sopravvivenza libera da eventi più lunga rispetto al gruppo trattato solo con chemioterapia (rispettivamente 31,6 mesi vs. 20,8 mesi; HR=0,63; P=0,005). Nel gruppo trattato con nivolumab, una percentuale maggiore di pazienti ha ottenuto pCR rispetto al gruppo trattato solo con chemioterapia (rispettivamente 24,0% vs. 2,2%; OR=13,94; P<0,001)
Nessuna differenza tra gruppi in termini di OS. Tassi simili tra gruppi di eventi avversi correlati al trattamento di grado 3 o 4 (33,5% vs. 36,9% nel gruppo trattato solo con chemioterapia). Tassi simili di eventi avversi correlati al trattamento di qualsiasi grado che hanno portato a interruzione della terapia (rispettivamente 10,2% vs. 9,7%). Dell’intera popolazione soggetta a randomizzazione, l’83.2% dei pazienti in trattamento con nivolumab+ chemioterapia e il 75.4% dei pazienti in trattamento con chemioterapia sono stati sottoposti al trattamento chirurgico.
In pazienti affetti da NSCLC resecabile, un trattamento neoadiuvante con nivolumab e chemioterapia ha comportato una sopravvivenza libera da eventi significativamente più duratura, e un più alto tasso di pazienti con risposta patologica completa, rispetto al trattamento con la sola chemioterapia. Inoltre, l’aggiunta di nivolumab alla chemioterapia non ha aumentato l’incidenza di eventi avversi né creato complicanze in merito all’intervento chirurgico.
CheckMate-816 è il primo studio di fase 3 a dimostrare un beneficio con un inibitore del checkpoint immunitario in combinazione con la chemioterapia come trattamento neoadiuvante nel tumore NSCLC non-metastatico.


Patrick M Forde, Jonathan Spicer, Shun Lu, Mariano Provencio, Tetsuya Mitsudomi, Mark M Awad, Enriqueta Felip, Stephen R Broderick, Julie R Brahmer, Scott J Swanson, Keith Kerr, Changli Wang, Tudor-Eliade Ciuleanu, Gene B Saylors, Fumihiro Tanaka, Hiroyuki Ito, Ke-Neng Chen, Moishe Liberman, Everett E Vokes, Janis M Taube, Cecile Dorange, Junliang Cai, Joseph Fiore, Anthony Jarkowski, David Balli, Mark Sausen, Dimple Pandya, Christophe Y Calvet, Nicolas Girard, CheckMate 816 Investigators

The New England Journal of Medicine, 2022 Apr. 11

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