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Nivolumab plus Gemcitabine–Cisplatin in Advanced Urothelial Carcinoma

Nessun farmaco ha dimostrato negli ultimi anni di essere in grado di aumentare la sopravvivenza nei pazienti affetti da carcinoma uroteliale avanzato non operabile o metastatico quando aggiunto alla chemioterapia di prima linea contenente cisplatino. In questo paper, che presenta in extenso i risultati già anticipati ad ESMO 2023, vengono presentati i risultati di un trial di fase III, in aperto, di terapia con cisplatino e gemcitabina vs cisplatino e gemcitabina (per massimo sei cicli) e nivolumab (fino a 2 anni), come terapia di prima linea per il carcinoma uroteliale metastatico (trial CheckMate 901).
Con un follow-up mediano di 33,6 mesi e 608 pazienti arruolati (304 per gruppo), l’OS è risultata nettamente superiore nel braccio sperimentale (cisplatino e gemcitabina e nivolumab) con una mediana di 21,7 mesi vs 18,9 mesi nel braccio standard (HR 0.78; 95% CI 0.63 – 0.96; P=0.02). Anche la sopravvivenza libera da progressione (PFS) è risultata positiva per il braccio sperimentale (HR 0.72; 95% CI, 0.59 – 0.88; P=0.001). Il tasso di risposte obiettive è stato pari al 57,6% nel braccio sperimentale (con 21,7% di risposte complete) vs 43,1% nel braccio standard (con 11,8% di risposte complete).
La terapia di combinazione con nivolumab più gemcitabina-cisplatino ha prodotto quindi risultati significativamente migliori nei pazienti con carcinoma uroteliale avanzato precedentemente non trattato, rispetto alla sola combinazione di gemcitabina-cisplatino, offrendo quindi i presupposti per essere un nuovo standard di cura.
Va tuttavia considerato che ad ESMO 2023 è stato presentato anche l’esito dello studio EV302 con la combinazione di pembrolizumab ed enfortumab vedotin vs cisplatino e gemcitabina nel medesimo setting di malattia. La combinazione di pembrolizumab ed enfortumab vedotin ha dimostrato risultati eclatanti (tanto da ottenere una standing ovation durante la presentazione in sessione plenaria) dimostrando un netto ulteriore incremento di OS (31,5 vs 16,1 mesi; HR 0,47; 95% CI 0,8-0,58; P<0,00001). I dati in extenso di questo studio non sono ancora disponibili, ma FDA ha già approvato la combinazione di trattamento e come discusso ad ESMO da Andrea Apolo: “a fronte di due nuove combinazioni che aumentino l’OS nello stesso setting, il vero vincitore è uno solo, ossia quello con i dati di OS migliori”.


Michiel S van der Heijden, Guru Sonpavde, Thomas Powles, Andrea Necchi, Mauricio Burotto, Michael Schenker, Juan Pablo Sade, Aristotelis Bamias, Philippe Beuzeboc, Jens Bedke, Jan Oldenburg, Gurkamal Chatta, Yüksel Ürün, Dingwei Ye, Zhisong He, Begoña P Valderrama, Ja Hyeon Ku, Yoshihiko Tomita, Jeiry Filian, Lily Wang, Daniela Purcea, Miraj Y Patel, Federico Nasroulah, Matthew D Galsky; CheckMate 901 Trial Investigators

The New England Journal of Medicine, 2023 Nov. 9

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