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Nivolumab versus Everolimus: la qualità di vita nei pazienti con carcinoma renale avanzato in CheckMate 025, studio randomizzato, in aperto, di fase 3

Articolo originale che illustra i risultati dell’analisi di qualità di vita dello studio randomizzato di fase 3 CheckMate 025 che ha portato alla validazione di nivolumab nel carcinoma del rene pretrattato con antiangiogenetici. Lo studio dimostra come in aggiunta al beneficio in sopravvivenza globale nivolumab si associ ad un vantaggio in termini di qualità di vita rispetto ad everolimus.

L’analisi dettagliata condotta da Cella mette in luce come il principale vantaggio di nivolumab sia dovuto al minor numero di eventi avversi e quindi al più favorevole profilo di tollerabilità

L’informazione saliente dal punto di vista clinico è che in particolare per patologie a lenta evoluzione e poco o non sintomatiche, quale spesso è quella ad origine dal rene, la qualià di vita dei pazienti dipende principalmente dal profilo di tollerabilità del trattamento proposto mentre l’effetto citoriduttivo della terapia antitumorale ha uno scarso impatto sulla qualità della vita del paziente.

In tal senso la valutazione della qualità della vita potrebbe essere considerato un endpoint di efficacia più rilevante di altri quali le risposte obiettive o la sopravvivenza libera da progressione.


Cella D, Grünwald V, Nathan P, Doan J, Dastani H4, Taylor F, Bennett B, DeRosa M, Berry S, Broglio K, Berghorn E, Motzer RJ

The Lancet Oncology, 2016 Jun 6

Link all’abstract sul sito di PubMed
Link all’abstract sul sito di The Lancet Oncology

 

 Quality of life in patients with advanced renal cell carcinoma given nivolumab versus everolimus in CheckMate 025: a randomised, open-label, phase 3 trial