Notiziario AIOM

“Non fare autogol”: la decima tappa arriva a Matera

Gli studenti dell’Istituto Morra a lezione di prevenzione per imparare a difendersi dai tumori

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La sesta edizione della campagna di sensibilizzazione AIOM “Non fare Autogol” prosegue senza sosta, arrivando ieri mattina in Basilicata, a Matera, presso l’Istituto Morra, per portare il suo messaggio sull’importanza della prevenzione primaria.
Sedentarietà, cattive abitudini alimentari, fumo, consumo di alcol… sono tutti fattori di rischio (abitudini assunte dai ragazzi spesso per semplice emulazione) su cui è possibile agire oggi per evitare di ammalarsi domani. Da qui l’importanza di offrire ai giovani modelli alternativi, veicolati attraverso il linguaggio dello sport, per informarli e renderli consapevoli nella scelta dello stile di vita più idoneo da seguire.
La campagna “Non fare autogol” rientra nella più ampia strategia di AIOM incentrata sull’appropriatezza delle risorse: fare leva sulla prevenzione per avere una popolazione sana e ridurre l’impatto della malattia oncologica è un’azione necessaria alla sostenibilità del sistema sanitario.
Anche in occasione di questa tappa, la decima della sesta edizione, a “salire in cattedra” per insegnare ai ragazzi le prime regole per difendersi dai tumori sono stati un oncologo e un calciatore: la dott.ssa Alba Capobianco, del Dipartimento Day Hospital Oncologia Medica, C.R.O.B. di Rionero, e il difensore del Matera, Matteo Piccinni, complici nel responsabilizzare i giovani sull’importanza di un corretto stile di vita, principale arma di prevenzione primaria contro la possibilità di sviluppare tumori in età adulta.

Allarme alcol
Tra gli stili di vita scorretti messi sotto accusa in questa occasione, il consumo di alcol, visto che proprio in Basilicata il 37% dei quindicenni abbraccia questo vizio: più di un quindicenne su tre beve alcolici almeno una volta la settimana. Cartellino rosso per i ragazzi, il cui 52% dichiara di bere alcolici almeno una volta alla settimana, e cartellino giallo per le ragazze (23%). Dati allarmanti, perché bastano 50 grammi di alcol al giorno per aumentare di tre volte il rischio di tumori della cavità orale, della faringe e dell’esofago. Si tratta di cifre preoccupanti, perché oltre il 30% delle neoplasie è direttamente collegato a un abuso di alcol.

“È con grande piacere che ho accettato di partecipare a un progetto così importante, rivolto agli adolescenti, i nostri primi tifosi – afferma Piccinni -. La scuola è il luogo dove spesso cominciano le cattive abitudini, ma i ragazzi devono capire che uno stile di vita sbagliato alla loro età compromette la loro salute da adulti. L’alcol? Divertimento non fa rima con bere, come pensano ormai i giovani di oggi”. “Vogliamo far capire che la vera sfida contro il cancro inizia da giovani – sottolinea la dott.ssa Alba Capobianco del Dipartimento Day Hospital Oncologia Medica, C.R.O.B. di Rionero -. L’importanza di un corretto stile di vita, fin da ragazzi, è ampiamente dimostrata nella prevenzione oncologica: il 40% dei casi per tumore, infatti, è causato da fattori di rischio potenzialmente modificabili”.

Per rendere più incisivi questi valori e messaggi di salute, al fianco di AIOM si sono schierati la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il CONI e la Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC) e l’FMSI (Federazione Medico Sportiva Italiana). Un progetto innovativo, reso possibile grazie ad un grant non condizionante di Roche S.p.a. che fino al termine del campionato coinvolgerà squadre di calcio di Serie A, di Serie B e alcuni tra i maggiori allenatori italiani. Un vero e proprio ‘Tour della prevenzione’ nei 20 capoluoghi di regione, che può contare su un media partner d’eccezione: tutti gli incontri negli Istituti, infatti, vengono ripresi da Sky Sport, che manda in onda contributi video e interviste esclusive all’interno di programmi dedicati e sul sito www.skysporthd.it. “Siamo felici di collaborare con gli oncologi dell’AIOM, una delle più importanti società scientifiche del nostro Paese, in un’iniziativa così importante come Non Fare Autogol, che utilizza il linguaggio universale dello sport per veicolare messaggi di salute – conclude il dott. Maurizio de Cicco, Amministratore Delegato Roche -. Roche è un’azienda che non si limita a promuovere la ricerca e a sviluppare farmaci. Il nostro impegno è significativo anche nel sostegno a iniziative di respiro sociale. Da azienda leader nel settore oncologico, sentiamo la responsabilità di promuovere la corretta informazione sull’importanza della prevenzione primaria e secondaria, come l’adesione ai programmi di screening attivi nel nostro Paese.”

 “Il cancro colpisce di più le Regioni settentrionali (+26%) rispetto al Sud: in Basilicata per il 2015 sono previsti 3.480 nuovi casi di tumore con 1.700 decessi – aggiunge la dott.ssa Capobianco -. Nel 2015 in Italia si stima che verranno diagnosticati 363.300 nuovi casi di tumore (erano 365.500 nel 2014) e le percentuali di guarigione sono in aumento: il 63% delle donne e il 57% degli uomini sono vivi a cinque anni dalla diagnosi. Il merito è da ricondurre alla più alta adesione alle campagne di screening, alla maggiore efficacia delle terapie e ai progetti di sensibilizzazione”.

Il progetto “Non fare autogol” può contare anche su un importante versante online per raggiungere tutti gli studenti italiani, non solo quelli che hanno la fortuna di incontrare dal vivo i più importanti calciatori di Serie A: dalla pagina facebook al profilo twitter al seguitissimo sito internet www.nonfareautogol.it dove gli studenti di tutta Italia possono scaricare l’opuscolo informativo del progetto.