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Ostacoli all’impiego di oppioidi: uno studio a livello mondiale

Periodicamente, analisi internazionali hanno evidenziato un consumo chiaramente insufficiente di oppioidi in relazione alla frequenza di patologie, come il dolore da cancro, che ne richiedono la prescrizione. Le analisi condotte all’inizio dello scorso decennio evidenziavano una grande rilevanza del problema anche per nazioni cosiddette “sviluppate”, come l’Europa occidentale e il Nord America. L’analisi pubblicata su Lancet fotografa l’evoluzione della situazione mondiale, confrontando il triennio 2001-2003 con il triennio 2011-2013: nel complesso, il consumo di oppioidi su base mondiale è più che raddoppiato, con una crescita evidente in Nord America, in Europa occidentale e centrale e in Australia. Al contrario, i numeri denunciano una situazione ancora inaccettabile nel resto del mondo: in Africa, Asia, America centrale e meridionale, ma anche in Europa orientale. Tra i possibili motivi dell’uso di oppioidi inappropriatamente basso, gli autori elencano il training inadeguato per gli operatori sanitari, le attitudini culturali, la paura della dipendenza da farmaci, le scarse risorse economiche, gli ostacoli regolatori e burocratici. L’adeguato controllo del dolore nei pazienti oncologici è peraltro un obiettivo essenziale di civiltà, e gli autori invocano interventi urgenti da parte dei governi e delle agenzie internazionali. 


Dr Stefano Berterame, PhD, Juliana Erthal, MA, Johny Thomas, BSc, Sarah Fellner, MA, Benjamin Vosse, MSc, Philip Clare, MBiostats, Prof Wei Hao, MD, David T Johnson, BA [Econ], Prof Alejandro Mohar, ScD, Jagjit Pavadia, LLB, Ahmed Kamal Eldin Samak, Werner Sipp, LLM, Prof Viroj Sumyai, PhD, Prof Sri Suryawati, PhD, Prof Jallal Toufiq, MD, Raymond Yans, MA, Prof Richard P Mattick, PhD 

The Lancet, 3 February 2016

Link all’abstract sul sito di The Lancet

Use of and barriers to access to opioid analgesics: a worldwide, regional, and national study