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Pembrolizumab in men with heavily treated metastatic castrate-resistant prostate cancer

Nonostante si tratti di un piccolo studio retrospettivo, i risultati ottenuti con pembrolizumab in monoterapia o in combinazione con enzalutamide, in pazienti con tumore della prostata resistente alla castrazione fortemente pre-trattati (> 3 linee di terapia), per i quali ad oggi non vi siano alternative terapeutiche, sono assai incoraggianti; tutto questo con un costo in termini di tossicità di minima rilevanza (prevalentemente tossicità di G1-2).
Particolarmente interessante in questo studio è la valutazione effettuata mediante la profilazione genomica con il test FoundationOne per definire se esistono altri fattori che possano predire un beneficio clinico a tale trattamento.
Sebbene attualmente solo FDA abbia approvato il farmaco per i pazienti con elevata instabilità dei microsatelliti o difetto dei geni del mismatch repair, questo studio mette in luce come la presenza di mutazione a carico di LRP1b (lowdensity lipoprotein receptorrelated protein 1b) possa essere un ulteriore potenziale marker per la risposta al trattamento insieme al TMB (tumor mutational burden).


Tucker MD, Zhu J, Marin D, Gupta RT, Gupta S, Berry WR, Ramalingam S, Zhang T,Harrison M, Wu Y, Healy P, Lisi S, George DJ, Armstrong AJ.

Cancer Medicine, 2019 Jul. 3

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