Articoli Scientifici

Pembrolizumab in patients with thymic carcinoma: a single-arm, single-centre, phase 2 study

Vengono riportati i risultati di uno studio monocentrico (al Lombardi Comprehensive Cancer Center) di fase II sull’impiego di pembrolizumab nei pazienti con carcinoma timico recidivato. 40 pazienti affetti da carcinoma timico e sottoposti almeno ad una linea chemioterapica contenente platino nel periodo compreso fra marzo 2015 e dicembre 2016 vengono arruolati nello studio e trattati con pembrolizumab 200 mg ogni 3 settimane fino ad un massimo di 2 anni di terapia. L’obiettivo primario dello studio era il tasso di risposta (Response Rate) secondo i criteri RECIST v1.1. Con un follow-up mediano di 20 mesi viene registrata una risposta in 9 pazienti (22,5%) con una risposta completa, mentre la stabilizzazione di malattia è presente nel 53% dei casi. L’espressione di PD-L1 è stata valutata in 37 pazienti e in 10 pazienti con espressione >50% la risposta viene riscontrata in 6 casi (p = 0,005 vs Response Rate in 27 pazienti con espressione inferiore). La durata mediana di risposta è stata pari a 22,4 mesi; 8 pazienti hanno riportato una stabilizzazione di malattia, 6 mesi e 3 per 1 anno. Un’analisi post-hoc descrive una sopravvivenza libera da progressione (PFS) mediana nei pazienti ‘high expressors’ uguale a 24 mesi (vs 2,9) e una sopravvivenza globale (OS) non ancora raggiunta (vs 15,5 mesi). Eventi avversi severi di tipo autoimmune sono stati descritti nel 15% dei pazienti (n = 6) comprensivi di miocardite in due pazienti. Gli eventi avversi più comuni sono stati l’aumento delle transaminasi (aumento di AST e ALT nel 13% dei casi), dispnea (8%), mialgia/miosite (8%) e aumento della creatinfosfochinasi (8%). Non ci sono state morti tossiche.
Questi dati vanno sicuramente a sommarsi ad altri che riportano l’efficacia degli immuno-checkpoint inibitori in diverse patologie oncologiche e lo fanno in questo caso in una patologia che ha sicuramente necessità di un miglioramento nell’approccio sistemico. Tuttavia, proprio le caratteristiche di questa malattia e il quadro clinico che la caratterizza impongono un’attenta valutazione dei risultati e una criticità di lettura soprattutto quando si leggono i dati di tossicità.


Giaccone G, Kim C, Thompson J, McGuire C, Kallakury B, Chahine JJ, Manning M, Mogg R, Blumenschein WM, Tan MT, Subramaniam DS, Liu SV, Kaplan IM, McCutcheon JN

The Lancet Oncology, 2018, Jan 25

Link all’abstract

 

 

Copyright © 2018 Elsevier Ltd. All rights reserved.