Articoli Scientifici

Reassessing the value of high-volume cancer care in the era of precision medicine

Nessun dubbio che l’articolo pubblicato su Cancer da Cole e colleghi ottenga lo scopo di attirare la curiosità del lettore a partire dal titolo e nessun dubbio che gli autori lancino un messaggio provocatorio alla comunità oncologica. L’analisi, presentata nell’articolo, si basa sul confronto di pazienti sottoposti a cistectomia presso centri “ad alto volume di attività”, rispetto a centri “a basso volume di attività”, e documenta un netto vantaggio in sopravvivenza globale a favore del gruppo trattato presso centri con maggior volume. La differenza osservata è addirittura pari a 15 mesi, un vantaggio molto maggiore di quello che, nella maggior parte dei casi, si riesce ad ottenere con l’impiego di un nuovo farmaco. Naturalmente, come gli autori stessi riconoscono, i limiti metodologici di un’analisi di questo tipo sono tantissimi e non basta l’applicazione del propensity score a correggere tali limiti. Peraltro, il messaggio arriva forte e chiaro: nell’era dei trattamenti ad alto costo, “più o meno” personalizzati, gli autori ci ricordano che l’efficacia complessiva del sistema non si basa solo sui farmaci, ma sulla qualità complessiva che il servizio sanitario riesce ad offrire.


Cole AP, Sun M, Lipsitz SR, Sood A, Kibel AS, Trinh QD.

Cancer, 2018, Feb 6

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© 2018 American Cancer Society