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Relazione tra giovane età e alterazioni genomiche bersagliabili e prognosi nel cancro del polmone non a piccole cellule

Nonostante il picco di incidenza per il carcinoma polmonare si attesti ancora intorno ai 65 anni di età è percezione comune che vi sia un aumento della patologia anche fra soggetti in età inferiore ai 40 anni (anche se non confermato da alcune recenti pubblicazioni). In questi pazienti sono indubbiamente più presenti le malattie in assenza di esposizione tabagica e, di conseguenza, più frequentemente corredate da un profilo biomolecolare diverso dalla controparte adulta di soggetti fumatori.

In questa pubblicazione del gruppo del Dana Farber, su un campione di più di 2000 pazienti, quelli in età inferiore ai 50 anni dimostrano avere con maggior frequenza alcune alterazioni biomolecolari in modo statisticamente significativo e questo ha ovviamente implicazioni anche a carattere terapeutico.


Adrian G. Sacher, MD; Suzanne E. Dahlberg, PhD; Jennifer Heng, BS; Stacy Mach, BA; Pasi A. Jänne, MD, PhD; Geoffrey R. Oxnard, MD

JAMA Oncology, published online December 17, 2015

Link all’abstract sul sito di JAMA Oncology  

Association Between Younger Age and Targetable Genomic Alterations and Prognosis in Non-Small-Cell Lung Cancer

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