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Sacituzumab Govitecan in Metastatic Triple-Negative Breast Cancer

La prognosi dei pazienti con tumore della mammella metastatico triplo-negativo (recettori per estrogeni e progesterone negativi ed HER2 negativo) è spesso infausta con una sopravvivenza mediana inferiore rispetto agli altri sottotipi biologici. Sacituzumab govitecan è un farmaco anticorpo-coniugato composto da un anticorpo diretto contro l’antigene di superficie antitrofoblasto 2 (Trop-2) unito a SN-38, il metabolita attivo dell’irinotecano e un inibitore della topoisomerasi I. Trop-2 è un trasduttore di segnale del calcio trans-membrana altamente espresso dalle cellule del tumore mammario.
Bardia A. e Colleghi hanno pubblicato i risultati dello studio di fase 3 ASCENT. Si tratta di uno studio multicentrico, randomizzato, in aperto, volto a valutare l’efficacia e la sicurezza di sacituzumab govitecan in pazienti con tumore mammario triplo-negativo metastatico recidivante o refrattario che abbiano ricevuto almeno 2 linee di trattamento (tra le terapie precedenti era obbligatorio il trattamento con un taxano). I pazienti con metastasi cerebrali erano eleggibili purché in stabilità di malattia da almeno 4 settimane. I pazienti venivano randomizzati in un rapporto 1:1 tra sacituzumab govitecan e la chemioterapia di scelta dello sperimentatore (eribulina, vinorelbina, capecitabina o gemcitabina). Obiettivo primario dello studio è la sopravvivenza libera da progressione (PFS), mentre gli obiettivi secondari sono la sopravvivenza globale (OS) e la overall response rate (ORR).
Con un follow-up mediano di 17,7 mesi, è stata riscontrata nel braccio sperimentale una PFS di 5,6 mesi (IC 95%: 4,3 – 6,3) e di 1,7 mesi (IC 95%: 1,5 – 2,6) con la chemioterapia standard (HR 0,41; IC 95%: 0,32 – 0,52; p < 0,001). La OS mediana è stata di 12,1 mesi (IC 95%: 10,7 – 14,0) con sacituzumab govitecan e di 6,7 mesi (IC 95%: 5,8 – 7,7) con la chemioterapia (HR 0,48; IC 95%: 0,38 – 0,59; p < 0,001). Gli eventi avversi di grado 3 o superiore sono stati neutropenia (51% con sacituzumab govitecan e 33% con chemioterapia), leucopenia (10% vs 5%), diarrea (10% vs <1%), anemia (8% vs 5%) e neutropenia febbrile (6% vs 2%).
In conclusione, il trattamento con sacituzumab govitecan ha mostrato un incremento statisticamente significativo sia della PFS che della OS.


Aditya Bardia, Sara A Hurvitz, Sara M Tolaney, Delphine Loirat, Kevin Punie, Mafalda Oliveira, Adam Brufsky, Sagar D Sardesai, Kevin Kalinsky, Amelia B Zelnak, Robert Weaver, Tiffany Traina, Florence Dalenc, Philippe Aftimos, Filipa Lynce, Sami Diab, Javier Cortés, Joyce O’Shaughnessy, Véronique Diéras, Cristiano Ferrario, Peter Schmid, Lisa A Carey, Luca Gianni, Martine J Piccart, Sibylle Loibl, David M Goldenberg, Quan Hong, Martin S Olivo, Loretta M Itri, Hope S Rugo, ASCENT Clinical Trial Investigators

The New England Journal of Medicine, 2021 Apr. 22

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