Articoli Scientifici

Safety of pregnancy following breast cancer (BC) in patients (pts) carrying a BRCA mutation (mBRCA): Results of an international cohort study

Si tratta di un lavoro puramente accademico che grazie alla collaborazione di 30 centri in tutto il mondo ha permesso di includere un grandissimo numero di pazienti nonostante il tumore della mammella nelle donne giovani e con mutazioni BRCA si possa considerare una condizione rara (circa il 5-7% del totale dei tumori mammari insorgono in pazienti con meno di 40 anni, e di questi poco più del 10% sono associati a mutazioni germinali dei geni BRCA). In questa collaborazione accademica hanno partecipato molto centri Italiani oltre all’IRCCS Ospedale Policlinico San Martino di Genova.
I risultati preliminari dello studio sono stati presentati all’ASCO 2019 e ripresi il 5 settembre scorso in ASCO Post. I dati sono molto rassicuranti in quanto dimostrano che avere una gravidanza in pazienti giovani con mutazione BRCA che hanno effettuato trattamenti e follow-up adeguati sia da considerare sicuro e non debba essere controindicato. Non abbiamo osservato conseguenze negative né per la madre (simile prognosi in donne con o senza successiva gravidanza), né per i bambini (dati sovrapponibili a quanto atteso nella popolazione generale per quanto riguarda il tasso di malformazioni e complicanze delle gravidanze). Il dato di sicurezza per la prognosi delle pazienti è ancora più solido considerando che nelle analisi di sopravvivenza, per correggere dal potenziale guarantee time bias di questo tipo di analisi, abbiamo utilizzato due diversi approcci correttivi ed entrambi hanno messo in evidenza lo stesso risultato con assenza di effetto detrimentale della gravidanza sulla prognosi delle pazienti.
I risultati finali dello studio verranno presentati al prossimo congresso AIOM.


Matteo Lambertini, Lieveke Ameye, Anne-Sophie Hamy, Anna Zingarello, Philip Daniel Poorvu, Estela Carrasco, Albert Grinshpun, Sileny Han, Christine Rousset-Jablonski, Alberta Ferrari, Shani Paluch-Shimon, Laura Cortesi, Claire Senechal, Gianmaria Miolo, Katarzyna Pogoda, Jose Alejandro Perez-Fidalgo, Laura De Marchis, Lucia Del Mastro, Fedro Peccatori, Hatem A. Azim; Policlinico San Martino Hospital – University of Genova, Genova, Italy; Data Centre, Institut Jules Bordet – Université Libre de Bruxelles (ULB), Brussels, Belgium; Institut Curie, Paris, Gabon; Institut Gustave Roussy, Villejuif, France; Dana-Farber Cancer Institute, Boston, MA; Vall Hebron Institute of Oncology, Barcelona, Spain; Hadassah-Hebrew University Medical Center, Jerusalem, Israel; BGOG & Department of Gynaecology and Obstetrics, University Hospitals Leuven, Leuven Cancer Institute, Leuven, Belgium; Centre Léon-Bérard, Lyon, France; Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, University of Pavia, Pavia, Italy; Sheba Medical Center, Tel HaShomer, Ramat Gan, Israel; University Hospital of Modena, Modena, Italy; Bergonie Institute, Bordeaux, France; Dipartimento di Oncologia Medica, Centro di Riferimento Oncologico di Aviano (CRO), IRCCS, Aviano, Italy; Maria Sklodowska-Curie Institute – Oncology Center, Warsaw, Poland; Hospital Clínico Universitario de Valencia, INCLIVA, Centro de Investigación Biomédica en Red de Oncología, CIBERONC-ISCIII, GEICAM Spanish Breast Cancer Group, Valencia, Spain; Policlinico Umberto 1, Rome, Italy; Ospedale Policlinico San Martino-Oncologia Medica, Genova, Italy; European Institute of Oncology IRCCS, Milan, Italy; American University of Beirut (AUB), Beirut, Lebanon

 

Link all’abstract