Notiziario AIOM

Smog, è allarme in tutta Italia

Resta il bel tempo, il livello di polveri rimarrà doppio o triplo rispetto ai limiti di legge. Il governo stanzia 5 milioni, ma per Regioni e Comuni non sono sufficienti

Da LA STAMPA del 22-12-2015

E’ più che mai emergenza inquinamento nelle grandi metropoli italiane. I meteorologi e gli scienziati confermano che anche nei prossimi giorni il tempo sarà bello: niente venti, niente piogge e temperature miti, con rischio di nebbie e strati nuvolosi bassi. Gli inquinanti prodotti dal trasporto, dal riscaldamento e dall’attività economica non si disperderanno, e come chiarisce Nicola Pirrone, direttore dell’Istituto sull’inquinamento atmosferico del Cnr, ci sarà quella “cappa grigia” fatta essenzialmente da polveri sottili pericolosa per la salute, con livelli attesi (specie in Val Padana) doppi o tripli rispetto ai limiti di legge ed europei. Superare questi limiti significa letteralmente mettere a repentaglio la salute presente e futura dei cittadini; ma apparentemente nessuno ha il coraggio di affrontare radicalmente il problema, che è drammatico. Del resto, anche le misure straordinarie adottate – come i blocchi del traffico o le “targhe alterne” – danno fastidio a tanti; compresi coloro che un giorno magari si ammaleranno per avere respirato le polveri nell’aria. Ieri, al termine di una riunione organizzata dai ministri della Salute, Beatrice Lorenzin, e dell’Ambiente, Gian Luca Galletti si è deciso di sostenere queste misure di Regioni e Comuni con un fondo di 5 milioni di euro. Troppo pochi soldi? “Se necessario il fondo sarà certamente rifinanziato”, chiarisce il minitro Galletti. Verranno utilizzati per sostenere i Comuni nello sforzo economico che stanno affrontando. Ad esempio, per compensare i mancati introiti delle aziende del trasporto pubblico, laddove si è deciso la gratuità o sconti per favorire l’uso dei mezzi pubblici. “Ho già parlato col Presidente dell’Anci Piero -fassino – conclude Galletti – in tempi brevi faremo il regolamento ed erogheremo le risorse”.

Di Roberto Giovannini


ROMA
Targhe alterne e polemiche
“Rovinano lo shopping”

“Non credo che il Campidoglio si diverta a mettere le targhe alterne, non ci crocifiggete. Ci sono dei livelli di polveri sottili, ci sono delle indicazioni delle centraline di rilevamento… Che cosa dovrebbe fare il Campidoglio se non cercare di calmierare la circolazione?”. Questa la dichiarazione di ieri del prefetto di Roma Franco Gabrielli. Del resto anche domenica, nonostante la giornata festiva, in undici centraline di Roma sono stati superati i livelli consentiti dalla legge. E ieri e oggi nella capitale si è tornati al meccanismo delle targhe alterne. Ma anche se la salute pubblica è in pericolo, a quanto pare per i commercianti questo non è un serio problema: quelli della Cna, preoccupati degli incassi natalizi piuttosto che dei polmoni, minacciano un’ azione legale contro le misure (obbligate, e apparentemente poco efficaci) prese dal Commissario Tronca. Tra l’altro, a differenza di quel che accade nelle metropoli del Nord, castigate dalla conformazione della Val Padana circondata dai monti, a Roma il problema polveri sottili nasce prevalentemente per colpa del traffico, lento e poco scorrevole, e del riscaldamento.

(R. GI.)

MILANO
Poca pioggia non basta
Area C attiva anche il 24

Per la prima volta nel mese di dicembre Milano si è svegliata lunedì sotto una debole pioggia. Una pioggia sottile, ma che di fatto ha interrotto un periodo di siccità che durava da oltre 40 giorni. La pioggia ha iniziato a cadere nella notte e, anche se di scarsa intensità, potrebbe contribuire a migliorare la qualità dell’aria e interrompere la striscia di 25 giorni di superamento dei limiti dei valori di Pm10 a Milano.
Si tratta della peggiore serie registrata dal 2011, quando si arrivò a contarne 28. Nonostante un lieve miglioramento delle concentrazioni di PM10 nell’aria, infatti, sabato le colonnine dell’Arpa Lombardia sono tornate a misurare livelli che restano oltre il limite di 50 milligrammi per metro cubo: 84 in via Senato, 77 in Verziere.
Intanto Comune regione stanno studiando i piani di intervento per fare fronte all’emergenza inquinamento. Palazzo Marino ha deciso di tenere accese le telecamere dell’Area C anche giovedì 24 dicembre, giorno della Vigilia di Natale. Mentre Palazzo Lombardia ha già in programma di inasprire i divieti: “Anche adottando provvedimenti impopolari”, aveva detto il governatore Roberto Maroni.

(R.GI.)

TORINO
Anche il Po è ai minimi
Per ora solo misure soft

Non butta una goccia di pioggia dal 29 ottobre e a Torino le previsioni dicono che l’alta pressione accompagnerà le feste molto probabilmente fino a Capodanno. Con bel tempo e poco vento. In montagna non c’è neve, stenta a partire la stagione sciistica.
Dopo 55 giorni (a oggi) di siccità, anche il tratto piemontese del Po è ai minimi, per il mese di dicembre. Il torinese sta vivendo giorni da bollino rosso per la concentrazione di Pm10 nell’aria, con picchi da “bollino viola”, il più pericoloso. le centraline Arpa sparse per la città hanno rilevato, la scorsa settimana, punte di 93 microgrammi per metro cubo di Pm10 (il limite di legge sarebbe 50, mentre sarebbero consentiti 35 giorni l’anno di sformaneti, Torino li ha raddoppiati). Il sindaco Fassino, per ora, ha disposto solo una misura “soft” per contrastare lo smog: due giorni di gratuità dei mezzi pubblici, il 10 e l’11 dicembre. E’ in programma per stamattina una riunione dei sindaci della città metropolitana, che intendono far pressione su Fassino, chiedendo la riattivazione del tavolo “inquinamento”, per valutare misure straordinarie anti-smog da applicare su tutto il territorio.

(L. TOR.)