Notiziario AIOM

EMA. COVID-19: PROVE INSUFFICIENTI PER L’USO DI CORTICOSTEROIDI INALATORI

Non ci sono prove sufficienti che dimostrino che i corticosteroidi per inalazione apportino un beneficio ai pazienti con Covid-19 e non si può escludere la possibilità di danni in pazienti Covid con livelli normali di ossigeno.

Lo scrive l’EMA agli operatori sanitari nella Nota “Dati insufficienti sull’uso di corticosteroidi per inalazione per il trattamento di Covid-19”. La task force contro Covid-19 (Covid-Etf) dell’EMA informa gli operatori sanitari che al momento non vi sono prove sufficienti a dimostrare che i corticosteroidi per inalazione apportino un beneficio ai pazienti con Covid-19. Sebbene finora dagli studi non siano emersi rischi per la sicurezza, la task force non ha potuto escludere la possibilità di danni derivanti dall’uso di corticosteroidi per inalazione in pazienti con Covid-19 che presentano livelli normali di ossigeno. Il parere fa seguito a una revisione delle evidenze attualmente disponibili alla luce del crescente interesse verso i corticosteroidi per inalazione (ad es. budesonide, ciclesonide) per il trattamento dei pazienti ambulatoriali con Covid-19. I corticosteroidi per inalazione sono normalmente impiegati per trattare condizioni infiammatorie dei polmoni, quali asma e malattia polmonare ostruttiva cronica. Sono necessarie maggiori evidenze dalle sperimentazioni cliniche per stabilire i benefici di tali medicinali in pazienti affetti da Covid-19. I dati al momento disponibili dagli studi clinici supportano l’uso di desametasone, un corticosteroide sistemico, in pazienti con Covid-19. Nel settembre 2020, sulla base di dati solidi, l’EMA aveva approvato l’uso di desametasone per via orale o per iniezione in pazienti con Covid-19 che necessitano di ossigenoterapia supplementare.