Notiziario AIOM

Il sondaggio. AGENAS: 65% ITALIANI PRONTO A FARE IL VACCINO CONTRO IL COVID-19

Per il 69,4% degli italiani il vaccino contro Covid-19 è il modo più rapido per tornare alla normalità.

La pensano così soprattutto gli ‘over 65′ (76,3%), mentre l’11,7% non è d’accordo. E ancora, il 65,2% ha intenzione di vaccinarsi appena possibile, invece il 17,6% non sembra intenzionato a farlo. Anche in questo caso, i più propensi sono gli ultra65enni (75,4%). A essere maggiormente in disaccordo (22,2%) sono i cittadini tra i 35 e i 44 anni.

Questi i dati emersi da un’indagine condotta dall’AGENAS (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali) e dal Laboratorio Management e Sanità (MeS) dell’Istituto di Management della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa su larga scala, coinvolgendo 12.322 residenti di tutte le Regioni e Province autonome, per fotografare le attitudini della popolazione italiana nei confronti del vaccino e della vaccinazione contro Covid-19. La propensione è largamente favorevole, ma un ruolo chiave lo giocano l’informazione e l’organizzazione della campagna vaccinale.

Il report fa una ricognizione delle fonti di informazione relative al virus, esplorando tre tematiche di rilevante attualità, tanto nel dibattito pubblico quanto nelle agende di lavoro dei decisori dei servizi sanitari a diversi livelli di governo, quali:

  • la misurazione delle attitudini della popolazione italiana nei confronti del vaccino e della vaccinazione contro il Covid-19;
  • le tematiche inerenti al vaccino e la vaccinazione contro il Covid-19 su cui la popolazione italiana richiede una maggiore informazione e quali siano i canali di comunicazioni desiderati;
  • l’importanza relativa di alcuni fattori nell’influenzare la propensione a vaccinarsi contro il Covid-19.

“Sono molto soddisfatto della collaborazione con il Laboratorio Management e Sanità (MeS) della Scuola Superiore Sant’Anna – dichiara Domenico Mantoan, Direttore Generale di AGENAS –, perché il lavoro che abbiamo presentato permette di segnalare alcune linee di azione che i policy maker nazionali e regionali potrebbero trovare utili per colmare il divario di implementazione della campagna vaccinale. Ricordo che AGENAS è un ente pubblico non economico e si configura come organo tecnico-scientifico del SSN che svolge attività di ricerca e di supporto nei confronti del Ministro della Salute, delle Regioni e delle Province Autonome di Trento e Bolzano. Questo lavoro ne è la dimostrazione”.

“I dati presentati possono essere molto utili per promuovere azioni a livello locale, regionale e nazionale per convincere la popolazione a vaccinarsi – afferma Sabina Nuti, Rettrice della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa -. Abbiamo ancora il 17% di persone che non intendono vaccinarsi e un ulteriore 17% di indecisi. Comunicazione efficace, logistica adeguata, efficienza e professionalità nel processo di erogazione sono le parole chiave per il successo della campagna vaccinale”.

“In linea con analoghe esperienze a livello internazionale – spiega Paola Cantarelli, ricercatrice della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa -, questo lavoro dimostra quanto le teorie alla base delle scienze comportamentali e i metodi di ricerca sperimentale siano uno strumento utile nelle mani dei policy maker chiamati ad attuare politiche pubbliche per natura multidimensionali. Con le parole di Richard Thaler – Premio Nobel per l’Economia – e Cass Sunstein, ‘Un architetto delle scelte ha la responsabilità di organizzare il contesto nel quale gli individui prendono decisioni… non esiste un’architettura neutrale’. In quest’ottica, i decisori pubblici – a tutti i livelli – sono attualmente gli architetti della scelta degli individui di vaccinarsi contro il Covid-19”.