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Il vaccino. LE FAMIGLIE DEGLI OPERATORI SANITARI VACCINATI HANNO UN RISCHIO DI COVID-19 RIDOTTO

Secondo un nuovo studio pubblicato in preprint su MEDRXIV da Public Health Scotland, la vaccinazione degli operatori sanitari scozzesi ha abbassato il tasso di infezione da Sars-CoV-2 nelle persone con cui questi convivono.

“Questi risultati sono molto incoraggianti, perché hanno suggerito che il vaccino possa aiutare a prevenire la trasmissione del virus ad altri”, afferma Diane Stockton, di Public Health Scotland, co-autrice dello studio. I ricercatori hanno preso in esame le famiglie di oltre 144.000 operatori sanitari per il periodo compreso tra l’8 dicembre 2020 e il 3 marzo 2021. Il 79% degli operatori sanitari coinvolti nella ricerca era composto da donne, e la gran parte dei contatti conviventi erano uomini. Più della metà degli operatori sanitari era impegnata in ruoli a contatto con i pazienti. Gli esperti hanno rilevato che la maggioranza degli operatori ha ricevuto una prima dose a dicembre e gennaio, ma che il 20% di essi non è stato sottoposto alla vaccinazione. Nel campione osservato si sono verificati 3.123 casi documentati di Covid-19 tra i contatti familiari, con 175 ricoveri ospedalieri. I modelli statistici hanno mostrato che il tasso di trasmissione è stato inferiore del 30% per le persone che convivevano con gli operatori sanitari che avevano ricevuto una dose di vaccino almeno 14 giorni prima, rispetto a quelle che erano a stretto contatto con operatori sanitari che non erano stati vaccinati. Questa percentuale ha raggiunto il 54%, quando gli operatori hanno ricevuto anche una seconda dose almeno 14 giorni prima. Gli esperti sottolineano che il reale effetto della vaccinazione potrebbe addirittura essere stato sottostimato, perché le persone all’interno della famiglia potevano contrarre il Covid-19 da molte fonti diverse, e quindi non sarebbe stato possibile prevenire alcuni dei casi di malattia in questo gruppo con la sola vaccinazione dell’operatore sanitario. “Vaccinare i lavoratori della sanità contro Sars-CoV-2 riduce sia i casi documentati che i ricoveri ospedalieri tra i conviventi, e tale fatto è molto rassicurante per chi è impiegato in questi ambiti. Inoltre, la nostra scoperta può avere ampie implicazioni sulle strategie vaccinali e sulle misure di controllo della società”, concludono gli esperti.

Bibliografia

https://github.com/ChronicDiseaseEpi/hcw/blob/master/vaccine_manuscript.pdf