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Inghilterra. COME LA PRIMA ONDATA DEL COVID HA CAMBIATO L’USO DELLA RADIOTERAPIA

Uno studio a livello nazionale ha evidenziato in dettaglio come sia cambiato l’utilizzo della radioterapia nel Servizio Sanitario Nazionale inglese durante i mesi iniziali della pandemia COVID-19.

“Nonostante l’attività radioterapica sia diminuita durante la prima ondata della pandemia, i dati suggeriscono che l’impatto globale di questo decremento è probabilmente modesto”, afferma Katie Spencer, della University of Leeds nel Regno Unito, e co-autore dello studio pubblicato su The Lancet Oncology.

“Inoltre, la radioterapia sembra aver mitigato alcuni danni indiretti della pandemia, mantenendo le opzioni di trattamento curativo nonostante le difficoltà incontrate dagli interventi chirurgici”. Le analisi del National Radiotherapy Dataset hanno mostrato una diminuzione dal 2019 al 2020 della percentuale dei cicli settimanali di radioterapia in aprile (19,9%), maggio (6,2%) e giugno (11,6%), così come un maggiore calo della partecipazione dei pazienti durante questi mesi (29,1%, 31,4% e 31,5%, rispettivamente). Queste riduzioni erano statisticamente significative se valutate utilizzando un’analisi di serie temporali interrotte, riferiscono i ricercatori.

Le maggiori diminuzioni della percentuale di utilizzo della radioterapia settimanale si sono verificate tra i pazienti con tumore della prostata e tumori della pelle non-melanoma, con un calo ad aprile 2020 del 77% e 72,4%, rispettivamente, rispetto ad aprile 2019. Ma aprile 2020 ha visto anche l’aumento dell’utilizzo della radioterapia per il trattamento dei tumori della vescica, dell’esofago e del retto, del 64,2%, 41,2% e 36,3%, rispettivamente, “il che riflette l’uso della radioterapia come approccio definitivo di trattamento alternativo alla chirurgia”, scrivono Katie Spencer e i ricercatori.

L’uso della radioterapia è diminuito in misura maggiore nei pazienti di almeno 70 anni rispetto a quelli più giovani, con un calo del numero medio dei cicli settimanali tra aprile 2019 e aprile 2020 del 34,4% versus 7,3%.

Le discrepanze maggiori nelle variazioni di utilizzo della radioterapia tra i pazienti di almeno 70 anni rispetto a quelli più giovani si sono riscontrate nel tumore del seno (–32,5 vs 0,3%) e nei tumori della pelle non melanoma (–71 vs –52,9%). “Questo può essere una conseguenza delle decisioni dei medici e dei pazienti di rimandare il trattamento in questo gruppo ad alto rischio”, commentano i ricercatori. Per esempio, evidenze nel cancro alla prostata supportano la considerazione della sorveglianza attiva o del rinvio della radioterapia fino a 6 mesi con l’utilizzo della terapia di deprivazione androgenica, ipotizzano gli autori.

Mentre l’utilizzo della radioterapia settimanale ipofrazionata da lieve a moderata, somministrata con una frazione 2.5 – 4.9 Gy, è diminuito nella primavera del 2020, l’uso della radiazione ultra-ipofrazionata, con frazioni di almeno 5.0 Gy, è aumentato del 34 – 40% tra aprile e giugno 2020.

In particolare, nelle pazienti con tumore del seno si è verificata la probabilità di ricevere un ciclo di radioterapia adiuvante ultra-ipofrazionata di 26 Gy in cinque frazioni ad aprile 2020 rispetto ad aprile 2019, con una percentuale del 60,6% versus 0,2% dei cicli settimanali, mentre l’utilizzo di 40 Gy in 15 frazioni in questo gruppo di pazienti è calato dal 91,5% al 33%.

Si sono verificati cambiamenti anche nell’uso della radioterapia palliativa, con un aumento dell’utilizzo di una singola frazione, dal 39,3% al 50% dei cicli settimanali da aprile 2019 ad aprile 2020, ma una diminuzione dell’utilizzo di più di 5 frazioni, dal 22% al 16%.

“Poiché i casi di COVID-19 sono ancora in aumento, questi dati sono fondamentali per determinare i danni indiretti della pandemia e stabilire un nuova base di riferimento dei trattamenti radioterapici per poter pianificare la somministrazione delle cure attraverso le ondate della pandemia e nella ripresa”, concludono i ricercatori. “Sottolineano inoltre la necessità di affrontare qualsiasi ritardo persistente nei percorsi diagnostici del cancro”.

Bibliografia

Spencer K, Jones CM, Girdler R, et al. The impact of the COVID-19 pandemic on radiotherapy services in England, UK: a population-based study. Lancet Oncol; Advance online publication 22 January 2021. DOI: https://doi.org/10.1016/S1470-2045(20)30743-9