Notiziario AIOM

The New England Journal of Medicine. EFFICACIA DELLA VACCINAZIONE ANTI COVID-19 A mRNA NELLA PREVENZIONE DELL’INFEZIONE SINTOMATICA NEL PERSONALE SANITARIO

Risultati dello studio caso-controllo Vaccine Effectiveness among Healthcare Personnel Study Team

L’articolo di Pilishvili e colleghi pubblicato nel New England Journal of Medicine suggerisce l’elevata efficacia del ciclo completo con i vaccini a mRNA nel prevenire l’infezione sintomatica di COVID-19 nel personale sanitario statunitense, compresi quelli ad alto rischio di infezione grave e in tutti i gruppi razziali/etnici.

Lo studio caso-controllo, con test negativo, ha coinvolto 1.482 partecipanti del gruppo in esame e 3.449 nel gruppo di controllo provenienti da 25 Stati americani, sottoposti al test tra dicembre 2020 e maggio 2021. I casi presentavano un test con esito positivo con PCR (reazione a catena della polimerasi) o basato sull’antigene per SARS-CoV-2 e almeno un sintomo di COVID-19. I controlli avevano un test negativo con PCR per SARS–CoV-2, indipendentemente dai sintomi, ed erano abbinati ai casi secondo settimana e sede di esecuzione del test.

L’efficacia del vaccino è stata valutata sia in risposta alla vaccinazione parziale (esaminata da 14 giorni dopo la prima dose a 6 giorni dopo la seconda dose) e alla vaccinazione completa (esaminata ≥ 7 giorni dopo la seconda dose). Le stime dell’efficacia del vaccino derivano da analisi aggiustate per età, razza/gruppo etnico, altre malattie sottostanti e contatti ravvicinati con pazienti affetti da COVID-19 sul posto di lavoro o con persone infette in altra sede.

Per i vaccini BNT162b2 di Pfizer-BioNTech e mRNA-1273 di Moderna, le stime di efficacia erano rispettivamente 77,6% (intervallo di confidenza [IC] 95%: 70,9 – 82,7) e 88,9% (IC 95%: 78,7 – 94,2) per la vaccinazione parziale e 88,8% (IC 95%: 84,6 – 91,8) e 96,3% (IC 95%: 91,3 – 98,4) per la vaccinazione completa.

Considerando le variabili, le stime di efficacia della vaccinazione completa con uno dei due vaccini erano:

  • 90,3% e 90,7% per i pazienti con età < 50 e ≥ 50 anni
  • 90,1% per i partecipanti bianchi, 94,8% per i neri, 89,4% per i latino-ispanici, 89,3% per asiatici/isole del Pacifico e 93,7% per gli indiani d’America o i nativi dell’Alaska
  • 90,3%, 88,5%, 89,4%, e 91,1% rispettivamente per i partecipanti con una o più, due o più, tre o più o nessuna malattia sottostante o fattori di rischio per malattia grave.

In un gruppo combinato di partecipanti parzialmente o completamente vaccinati in condizioni di immunocompromissione, l’efficacia del vaccino era del 39,1%.

La stima dell’analisi di efficacia del vaccino a intervalli di due settimane dalla somministrazione ha mostrato l’effetto maggiore durante le settimane 3 e 4 dopo la seconda dose (96,3%; IC 95%: 92,5 – 98,2). I tassi stimati di efficacia erano più bassi dalla settimana 9 alla 14, ma gli intervalli di confidenza al 95% erano ampi e sovrapponibili.

I ricercatori concludono che “i vaccini BNT162b2 e mRNA-1273 sono molto efficaci nelle situazioni del mondo reale per la prevenzione del COVID-19 sintomatico nel personale sanitario, compresi quelli a rischio di COVID-19 grave e i gruppi razziali ed etnici che sono stati colpiti in modo sproporzionato dalla pandemia”.