Notiziario AIOM

Sondaggio ESMO della Resilience Task Force. DOPO IL COVID-19, ALCUNI ONCOLOGI MEDICI PENSANO DI ABBANDONARE LA PROFESSIONE

Sono stati evidenziati i deleteri effetti del prolungato orario di lavoro e dei cambiamenti nella routine clinica che potrebbero condizionare le prospettive future di carriera

Fin dallo scoppio della pandemia di Covid-19 nel 2020, è aumentata la preoccupazione che i cambiamenti della routine clinica e dell’equilibrio tra lavoro e vita privata possano avere effetti deleteri sul benessere del personale sanitario oncologico con, in definitiva, un impatto sulla qualità dell’assistenza oncologica. I risultati del terzo sondaggio realizzato dalla Resilience Task Force di ESMO a febbraio/marzo 2021 mostrano che gli oncologi medici sono stati travolti dallo scenario creato dall’attuale pandemia e più di un terzo (38%) degli intervistati stava prendendo in considerazione l’idea di abbandonare la professione (vale a dire, smettere di fare il clinico), mentre un quarto stava pensando di cambiare carriera, come scegliere un’altra specialità o avere meno responsabilità dal punto di vista clinico (abstract 1561O).

“Avendo parlato personalmente di questi risultati con i colleghi, sia localmente che globalmente, siamo preoccupati che troppo personale oncologico non si senta in grado di continuare a lavorare in questo campo”, afferma la dott.ssa Susana Banerjee del Royal Marsden Hospital NHS Foundation Trust di Londra, nel Regno Unito e Presidente della Task Force di ESMO, che, dall’inizio della pandemia, ha lanciato sondaggi a livello globale per valutare come gli oncologi risentano dell’attuale situazione in evoluzione. “Anche se non siamo certi che la pandemia sia il nocciolo del problema, sappiamo che è necessario affrontare con urgenza il tema dello scarso benessere evidenziato dal Covid-19”.

Analizzando i risultati di due precedenti sondaggi realizzati in aprile/maggio e luglio/agosto del 2020, Banerjee e colleghi hanno osservato un significativo calo del benessere nel tempo. “In questo terzo sondaggio il 45% degli intervistati ha riferito di sentirsi sempre più sopraffatto dal carico di lavoro rispetto al 29% nel primo sondaggio”, continua. “Questo può derivare dalla crescente necessità di lavorare fuori orario, oltre che dall’aumento delle ore di lavoro, che non lascia tempo per la vita personale e familiare”. Infatti, tra i risultati presentati al Congresso ESMO 2021, più della metà (59%) degli intervistati ha segnalato di non riuscire a godere delle ferie dovute da quando è cominciata la pandemia.

Inoltre, numerosi intervistati hanno espresso preoccupazione per l’impatto negativo della pandemia sulla possibilità di carriera e di formazione (43%), sicurezza sul lavoro (37%) e opportunità di borse di studio internazionali (76%). Banerjee afferma: “I risultati del secondo e terzo sondaggio evidenziano la preoccupazione degli oncologi più giovani per la mancanza di opportunità di borse di studio internazionali durante la pandemia, a causa delle restrizioni di viaggio. Stiamo solo ora iniziando a vedere un ristretto numero di colleghi accettare borse di studio in sedi straniere, anche se con tanti disagi e sacrifici personali, compreso l’impegno a sottostare alla quarantena”.

Nonostante l’effetto negativo della pandemia sul benessere e sui progetti di carriera, un risultato positivo del sondaggio è costituito da un miglioramento significativo delle prestazioni lavorative riportate dagli intervistati. “Questo significa che, nello scenario del Covid-19, ci siamo adattati per continuare a prenderci cura dei nostri pazienti. Tuttavia questo è stato possibile a spese di livelli elevati di stress e riduzione del benessere”, sottolinea Banerjee.

Per quanto riguarda i possibili approcci per ridurre l’impatto della pandemia sul personale oncologico, la presidente della Task Force di ESMO conclude: “Un punto chiave che scaturisce dai risultati dell’ultimo sondaggio è la necessità delle persone, delle istituzioni e delle società scientifiche, come ESMO, di collaborare tra loro per migliorare il benessere del personale sanitario in oncologia e di affrontare sforzi maggiori per supportare lo sviluppo personale e lavorativo. Offrire sostegno alle persone nel momento giusto, come permettere alle persone di ridurre l’orario di lavoro, adottare orari di lavoro flessibili o lavorare talvolta da casa, potrebbe fare la differenza per garantire ai pazienti il migliore personale in oncologia in futuro.”

 

Lim KHJ et al. The future of the oncology workforce since COVID-19: results of the ESMO Resilience Task Force survey series. ESMO Congress 2021, Abstract 1561O

Proffered Paper session – SARS-CoV-2 and cancer, 21.09.2021, h. 14:20 – 14:30

https://oncologypro.esmo.org/meeting-resources/esmo-congress-2021/the-future-of-the-oncology-workforce-since-covid-19-results-of-the-esmo-resilience-task-force-survey-series