Notiziario AIOM

Special Communication. GESTIONE DELLE PAZIENTI CON CARCINOMA MAMMARIO DURANTE LA PANDEMIA COVID-19

Il panel degli estensori delle Linee Guida (LG) AIOM del carcinoma mammario ha deciso di condividere alcune valutazioni utili nella gestione multidisciplinare del carcinoma mammario per fornire raccomandazioni preliminari per il triage e il trattamento di pazienti con patologia mammaria durante la pandemia di SARS-CoV-2, in linea con le raccomandazioni ESMO di recente pubblicazione.

Queste raccomandazioni non intendono sostituire il giudizio del singolo medico, né introdurre percorsi divergenti rispetto alle LG AIOM 2019.

Tali raccomandazioni dovrebbero essere prese in considerazione caso per caso, nel contesto delle risorse di ogni istituzione, in base alla prevalenza di COVID-19 nell’area di interesse, nonché in base alla capacità del sistema di fare fronte alla crisi sanitaria. La pandemia di SARS-CoV-2 può variare di gravità nel tempo e nella distribuzione geografica sul territorio nazionale e queste raccomandazioni devono essere sottoposte a revisione e aggiustamento al variare della gravità pandemica COVID-19 e in accordo alle normative nazionali e regionali di riferimento. In questo si ribadisce il carattere temporaneo e limitato di queste raccomandazioni, che vanno inquadrate nel tempo straordinario degli eventi emergenziali correlati a COVID-19. Le raccomandazioni sono state formulate come “good practice statement” come suggerito dal GRADE Working Group (vedi All.1).

“Durante la pandemia Covid-19 lo sforzo di tutti gli operatori sanitari, che orbitano intorno al paziente oncologico ed ematologico, è stato quello di cercare in qualsiasi modo di andare avanti, provando a non lasciare indietro i pazienti – spiega Saverio Cinieri, Presidente eletto Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) e Direttore Oncologia Medica e Breast Unit dell’Ospedale ‘Perrino’ di Brindisi -. In assenza di Linee Guida, che non potevano e non possono esserci quando ci si trova di fronte ad una patologia nuova e di così grande impatto sulla sanità, l’obiettivo è stato quello di fornire raccomandazioni basate sul buonsenso e sulla buona pratica clinica. In questa ottica alla fine della così detta fase I, avvicinandosi la fase II, AIOM ha prodotto, insieme ad altri documenti, questo speciale Paper multisocietario dedicato alla gestione del carcinoma mammario. Gli autori delle linee guida AIOM dedicate al tumore mammario hanno ragionato sulle necessità e sui bisogni delle pazienti ma anche sulla sicurezza delle pazienti stesse e degli operatori. Il risultato lo potete leggere nel link allegato, che ha costituito e costituisce, anche in questa fase, una sorta di raccomandazione alla buona pratica clinica nella gestione globale del carcinoma della mammella durante una pandemia”.

Per tutti i casi di carcinoma mammario, il panel raccomanda vivamente la discussione multidisciplinare, eventualmente con iniziative di teleconferenza ad assicurare il regolare svolgimento degli incontri. Attenzione prioritaria va posta per gli interventi chirurgici e per i trattamenti (neo)adiuvanti a favore di tutte le pazienti con diagnosi recente di carcinoma mammario. Quando fosse posta la necessità di una dilazione diagnostica/terapeutica per pressione emergenziale maggiore da COVID-19, il panel raccomanda di valutare, caso per caso, se riferire la paziente a centri oncologici vicini, eventualmente capaci di corrispondere alle necessità di diagnosi/cura in tempi non dilazionati, perché sottoposti a minore pressione emergenziale.

Anche se la pressione della pandemia COVID-19 vedrà momenti di attenuazione, persisterà nei prossimi mesi un alto livello di attenzione a livello nazionale e regionale e potranno riaccendersi focolai di contagio tali da determinare problematiche nella gestione delle pazienti con carcinoma mammario.

Ogni sforzo va comunque sempre fatto per assicurare una diagnosi adeguata e una terapia chirurgica e medica ottimale, nei tempi indicati dalle Linee Guida nazionali. La riorganizzazione del sistema di sorveglianza e cura per carcinoma mammario, indotta dalla pandemia, dovrebbe quindi sempre assicurare la miglior gestione della patologia mammaria per ogni paziente, senza aggravare il rischio infettivo contingente.

Le raccomandazioni specifiche sono suddivise in 3 categorie di priorità, valide solo nel caso di fase emergenziale COVID-19, interferente con le regolari attività oncologiche. Le categorie di priorità sono definite sulla base delle condizioni cliniche della paziente ma tengono anche conto delle caratteristiche biologiche e istopatologiche della neoplasia, dello stadio di malattia e degli eventuali trattamenti già effettuati:

a) Priorità A: le condizioni della paziente sono clinicamente instabili e/o immediatamente a rischio di grave peggioramento clinico.

b) Priorità B: la situazione della paziente non è critica, ma un ritardo diagnostico/terapeutico oltre le 6-8 settimane potrebbe avere un impatto negativo sull’esito finale di cura.

c) Priorità C: le condizioni della paziente sono abbastanza stabili tanto da consentire dilazione della diagnosi/terapia e/o della sorveglianza per la durata della pandemia COVID-19 o quanto meno per la durata del picco pandemico.

Non appena la situazione nazionale e/o locale lo consentirà, le indicazioni straordinarie relative alle priorità gestionali della presente comunicazione speciale dovranno considerarsi superate e ogni paziente, affetta da carcinoma mammario, tornerà a ricevere l’ottimale diagnosi/terapia secondo le raccomandazioni ordinarie delle LG nazionali e secondo i tempi usuali.

Si ribadisce infatti che le raccomandazioni straordinarie della presente comunicazione speciale sono da ritenersi valide solo nei casi di situazione emergenziale nazionale e/o locale da pandemia COVID-19.

Per scaricare le raccomandazioni AIOM clicca qui