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Upfront Modified Fluorouracil, Leucovorin, Oxaliplatin, and Irinotecan Plus Panitumumab Versus Fluorouracil, Leucovorin, and Oxaliplatin Plus Panitumumab for Patients With RAS/BRAF Wild-Type Metastatic Colorectal Cancer: The Phase III TRIPLETE Study by GONO

Tra le novità presentate all’ASCO 2022, grande rilevanza hanno avuto i risultati dello studio italiano di fase III TRIPLETE promosso dal GONO. Dal settembre 2017 al settembre 2021, in 57 centri italiani, 435 pazienti affetti da carcinoma del colon-retto metastatici non pre-trattati RAS e BRAF wild-type sono stati randomizzati (1:1) a ricevere mFOLFOXIRI + Panitumumab (n=218) vs mFOLFOX + Panitumumab (n=217). L’endpoint primario dello studio è stato rappresentato dalla valutazione tasso di risposte obiettive (ORR) valutate secondo i criteri RECIST 1.1. Endpoint secondari sono stati: il profilo di tossicità, la PFS, il tasso di precocità della risposta (definita come la percentuale di pazienti con riduzione ≥ 20% nella somma dei diametri delle lesioni target dopo 8 settimane dall’inizio del trattamento), la profondità della risposta (definita come la modificazione nella somma dei diametri maggiori delle lesioni target in assenza di nuove lesioni o di progressione di lesioni non target), il tasso di resezioni R0 (definita come il numero di pazienti sottoposti a resezioni secondarie di lesioni metastatiche) e la OS. Le caratteristiche basali dei pazienti sono state ben bilanciate nei due bracci di trattamento. Il tasso di risposte obiettive è stato del 73% nel braccio sperimentale contro il 76% nel gruppo di controllo. Nessuna differenza è stata inoltre riportata in termini di tasso di precocità delle risposte (57% vs 58%), di profondità della risposta (48% vs 47%), di tasso di resezioni R0 (25% vs 29%) e di mPFS (12.7 mesi vs 12.3 mesi). Eventi avversi di grado 3-4 sono stati riportati in 151 su 218 pazienti nel braccio sperimentale (69%) contro 121 su 213 pazienti nel braccio di controllo (57%): tra questi neutropenia (32% vs 20%) e diarrea (23% vs 7%). Il braccio di trattamento con FOLFOX e Panitumumab ha raggiunto un tasso di risposte obiettive del 76% (l’ipotesi nulla del disegno dello studio era del 60%), un dato rilevante con una PFS di 12.3 mesi. Da osservare inoltre come nell’88% dei pazienti arruolati la sede della neoplasia fosse il colon sinistro. Questi risultati dimostrano come un trattamento chemioterapico più intensivo in pazienti ben selezionati dal punto di vista molecolare non determina un reale beneficio, al prezzo di un incremento della tossicità. Peraltro, viene confermata l’importanza nella pratica clinica della selezione di pazienti sulla base della sede della neoplasia e del profilo mutazionale al fine di scegliere la migliore strategia terapeutica.


Daniele Rossini, Carlotta Antoniotti, Sara Lonardi, Filippo Pietrantonio, Roberto Moretto, Lorenzo Antonuzzo, Alessandra Boccaccino, Federica Morano, Marco Brugia, Carmelo Pozzo, Federica Marmorino, Francesca Bergamo, Emiliano Tamburini, Alessandro Passardi, Giovanni Randon, Sabina Murgioni, Beatrice Borelli, Angela Buonadonna, Mirella Giordano, Gabriella Fontanini, Veronica Conca, Vincenzo Formica, Massimo Aglietta, Roberto Bordonaro, Giuseppe Aprile, Gianluca Masi, Luca Boni, Chiara Cremolini

Journal of Clinical Oncology, 2022, Jun. 6

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