Articoli Scientifici

Veliparib with carboplatin and paclitaxel in BRCA-mutated advanced breast cancer (BROCADE3): a randomised, double-blind, placebo-controlled, phase 3 trial

I tumori della mammella BRCA1 o BRCA2 mutati risultano sensibili agli inibitori della poli(ADP-ribosio) polimerasi (PARPi) e ai derivati del platino a causa della deficienza dei meccanismi di riparazione omologa del DNA. Questo dato rappresenta il razionale di questo studio clinico di veliparib versus placebo in combinazione con carboplatino e paclitaxel nelle pazienti con tumore della mammella avanzato HER2 negativo e mutazione germinale di BRCA1 o BRCA2.
BROCADE3 (NCT02163694) è uno studio di fase 3, randomizzato ed in doppio di cieco condotto in 147 istituti in 36 Paesi. Le pazienti eleggibili dovevano aver ricevuto un massimo di due precedenti linee di chemioterapia per malattia metastatica ed avere un Performance Status secondo ECOG di 0-2. La randomizazione 2:1 assegnava le pazienti a ricevere carboplatino AUC 6 in G1 e paclitaxel 80 mg/m2 in G1, 8 e 15 ogni 21 giorni combinati con veliparib alla dose di 300 mg due volte al giorno (e successivamente di 400 mg due volte al giorno, in caso di buona tollerabilità) o placebo. In caso di interruzione della doppietta a base di platino prima della progressione di malattia, era previsto il prosieguo di veliparib/placebo a mantenimento. La randomizzazione prevedeva una stratificazione secondo precedente esposizione a platino, storia di metastasi cerebrali e status dei recettori ormonali. Endpoint primario era la sopravvivenza libera da progressione (PFS) nella popolazione intention-to-treat (ITT). Lo studio è ancora in corso e da luglio 2014 a gennaio 2018 sono state sottoposte a screening 2.202 pazienti ed arruolate 513 (509 comprese nell’analisi ITT): 337 sono state assegnate al braccio con veliparib e 172 a quello con placebo.
Ad un follow-up mediano di 35,7 mesi nel braccio sperimentale e 35,5 mesi in quello di controllo, la PFS mediana è stata di 14,5 mesi (IC 95%: 12.5-17,7) con veliparib e 12,6 mesi (IC 95%: 10,6-14,4) con placebo [HR 0,71; IC 95%: 0,57-0,88; p = 0,0016)]. Gli eventi avversi di grado ≥3 sono stati soprattutto di tipo ematologico (neutropenia: 81% vs 84% nel braccio sperimentale e di controllo rispettivamente; anemia: 42% vs 68% e piastrinopenia: 40% vs 28%). Sono stati registrati eventi avversi seri nel 34% delle pazienti trattate con veliparib e nel 29% di quelle nel braccio di controllo e non sono stati riportati decessi correlati al trattamento.
I risultati dello studio BROCADE3, quindi, mostrano un miglioramento di circa 2 mesi della mediana di PFS nelle pazienti con mutazione germinale di BRCA trattate con veliparib in associazione alla doppietta carboplatino e paclitaxel e a mantenimento evidenziando l’attività dell’aggiunta dei PARPi in questo setting di pazienti.


Véronique Diéras, Hyo S Han, Bella Kaufman, Hans Wildiers, Michael Friedlander, Jean-Pierre Ayoub, Shannon L Puhalla, Igor Bondarenko, Mario Campone, Erik H Jakobsen, Mathilde Jalving, Cristina Oprean, Marketa Palácová, Yeon Hee Park, Yaroslav Shparyk, Eduardo Yañez, Nikhil Khandelwal, Madan G Kundu, Matthew Dudley, Christine K Ratajczak, David Maag, Banu K Arun

The Lancet Oncology, 2020 Oct 21

Link all’abstract

 

 

 

 

Copyright © 2020 Elsevier Ltd. All rights reserved.